In alcuni store, come ibs.it, i libri sicuranzoidi sono in meritevole sottoprezzo:
su libreriauniversitaria aspetto la recensione del sig. "Vangone" (vd. capitolo "Oltre i Recensorum")
P.S.: a proposito di commenti, su IBS.it, in merito a "Storie da Città di Solitudine e dal Km 76", riscopro con piacere un parere di Nicola Capecchi. Considerato che ho riportato quello negativo, del fasullo "L. Vangone", la parola all'altra sponda.
E' la par condicio della letteratura, con la differenza che Nicola Capecchi non è lo pseudonimo di altri, tantomeno di Giovanni Sicuranza. Con la differenza che, se per caso legge, a Nicola Capecchi un mio sincero ringraziamento:
Nicola Capecchi (10-02-2011)
Dopo aver letto il libro di Giovanni Sicuranza devo dire che sono rimasto incantato. Un libro scritto in maniera straordinaria, che trasmette attraverso i personaggi che si alternano all'interno delle storie, tutto ciò che ci circonda ma che spesso presi dalla vita di tutti i giorni non riusciamo a cogliere. La morte in questo libro ci consente una chiave di lettura personale, interpretare questo momento della vita, a seconda della storia vissuta dal personaggio prima di quel momento così esteremo della vita umana. La morte è come un vestito che fascia la persona, in alcuni casi l'unica via di fuga per i giorni duri e invivibili, in cui il cuore non regge alla pressione del dolore. Un libro che dall'inizio, fino allo straordinario finale, porta per mano il lettore, tenendolo sempre con sé. Un libro da consigliare senz'altro, un libro che deve essere letto, perché qua l'autore ha reso con il suo inchiostro sui fogli bianchi e immacolati, un'opera imperdibile. Un gran bel lavoro davvero.
Voto: 5 / 5
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