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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

Cimitero di Père-Lachaise. Parigi. Parte due.

Cimitero di Père-Lachaise, Parigi. Parte uno.

"G & S" di Giovanni Sicuranza - Presentazione

E' uscito il mio secondo album, in CD e in DVD, con la collaborazione dell' Involution Blues Band (masterizzazione del programma "Garage Band", sistema Mac). Chi è interessato a " G & S ", può contattarmi alla mail di riferimento o su Facebook.  cover unica per gli album "Involution" e "G & S" - titolo: "Involution"

Across my Death - Giovanni Sicuranza

Flying in your Breath - Giovanni Sicuranza

"Arythmie" - Giovanni Sicuranza

I, forensic doctor - Giovanni Sicuranza

ATTENZIONE: il video contiene anche parte di un'autopsia senza censura!

Staglieno. Verismo per sempre.

Cimitero monumentale di Staglieno, Genova; particolare di tomba di famiglia. Il verismo delle statue congela nel fascino un mondo scomparso, svelato dagli abiti, dagli atteggiamenti, dai particolari.  È il cimitero voluto dalla borghesia di metà XIX secolo per autocelebrarsi e per questo da molti considerato kitsch. Tuttavia, le statue parlano di una borghesia laica, illuminata.  Nel particolare, la morte accompagnata dall'amore. Ancora, e per sempre, seducente.

Romanzo, Racconto e Poesia tra i deliri di un medico legale

Con questo titolo, "Neurotopia" è presente, persino e alquanto, su Facebook al link:  https://www.facebook.com/home.phpsk=group_195006090547201 Aperte le iscrizioni al gruppo. Per discussioni, critiche, contributi.  Per varie e molto eventuali. 

Draculia - Giovanni Sicuranza

Panchina d'autunno

Panchina d'autunno - Giovanni Sicuranza E al terzo autunno, infine,  l'uomo si alza.  Le gambe implorano di  non svegliarle da tanto  attonito tepore,  ma.  Al terzo autunno, infine,  l'uomo smette di attendere.  Con gesti delicati raccoglie la speranza, il desiderio e la passione,  e. Le cela in  un cestino di  deforme cartone. Al terzo autunno, con  foglie mature che crescono tra i capelli, l'uomo si  alza. Dalla panchina.  Solo al terzo autunno  sa che lei non è  mai stata seduta al suo fianco.

Epitaffio in bemolle

Epitaffio in bemolle Giovanni Sicuranza I miei respiri, come foglie d’autunno, cadono. Hanno occhi secchi e rantolano come pergamena tra le mani. Delicati, si adagiano infine freddi, sul funereo sentiero dei tuoi silenzi. musica: " Tristeza de un doble A ", Astor Piazzola

Dogma (is not my life) - Giovanni Sicuranza

di cielo e di terra - Giovanni Sicuranza

di cielo e di terra Giovanni Sicuranza Alza lo sguardo e cercali in silenzio,  questi silenziosi voli di amore. Aprono il cielo di strie bianche,  come al passaggio degli areoplani, e  sono vaporosi come schiuma da bagno. Ecco, ora scopri il mio desiderio,  abbraccio di emozioni e sensualità. Eteree le emozioni, libere nel vento,  spumeggianti i sensi del corpo.  Nei silenziosi percorsi d’amore, ovunque io sono per te divenuto, infine, di cielo e di terra.

"Bluser" - Giovanni Sicuranza

Aquila non capit muscas

Aquila non capit muscas E’ caduta un’aquila, gli artigli ghermiti di sole, il becco affondato nell’erba. E’ verde, ora, la terra, nel rigoglioso sapore della sua morte. L’aquila ha il ventre gonfio di cielo, le ali aperte in un sudario notturno. È immobile, ora, il mondo che al suo sguardo volteggiava. Non più nuvole e venti di picchiata lacerano orizzonti. E’ caduta un’aquila, con gli artigli ghermiti di sogni e il becco affondato nel mio cuore. Giovanni Sicuranza (n. 20.04.1967 - m. 16.06.2011)

"G & S" - Giovanni Sicuranza

Polvere silente

Polvere silente  Giovanni Sicuranza Sopra il tuo amore, polvere di silenzi. Il mio respiro è morto accanto alla tua carne. Nella mia memoria vivono  ancelle folli di desiderio.  Ma il bosco cimiteriale non  accetta il loro vivo sapore. I suoi denti di marmo sono  smussati dall’umida terra.  Chissà chi sei tra queste putrescenze di alberi. Nelle vene della foglia,  nel gemito di un fiore. A ogni imbrunire con  ombre lunghe come dita. A ogni alba sui canti stranieri di uccelli. Io sono sulla tua tomba,  mia cara, teso in un cenno. Per tornare all’amore nella morte della carne. Tra polvere di silenzi.

Il turismo cimiteriale

Le visite da masse di persone a luoghi considerati sacri da una religione, o sacralizzati senza una spinta gerarchica, è un fenomeno inarrestabile, antico e contemporaneo. In epoche e civiltà differenti è pratica comune lo spostamento collettivo verso un luogo cui venga attribuita una rilevanza particolare. Il suo nome, nell'ambito delle grandi religioni monoteistiche, è pellegrinaggio, che assume particolare evocazione quando è integrato in un calendario definito, le cui forme e manifestazioni siano gestite da un'autorità centrale, ad esempio la Chiesa per i cattolici. Il famoso “cammino di Santiago de Compostela”, che da ogni parte d'Europa conduce devoti cristiani in quell'angolo della Galizia, la visita al santuario di Lourdes, il viaggio dei musulmani alla Mecca, la devozione a San Giovanni Rotondo, Puglia, terra di Padre Pio. Sono solo alcuni esempi del fenomeno pellegrinaggio che nei secoli dei secoli muove milioni di persone, anche attraverso continenti. Due

The Hunger ("Miriam si sveglia a mezzanotte")- "Apologize / Miriam and John's Love"

L'Amore oltre la Vita. Oltre la Morte.  La danza dei sensi che rimane sospesa nella memoria. In eterno.

Angoli di vita nella morte del Cimitero di Père-Lachaise

Negli oltre due secoli dalla fondazione, alla funzione primaria di necropoli, Père-Lachaise ha visto aggiungersi un insieme di altre forme di appropriazione del suo spazio, che concorrono a rendere il cimitero di Parigi quale luogo unico e complesso che tutti possono visitare. E vivere. Rimane innanzitutto un cimitero, ma anche un museo a cielo aperto e una delle principali attrazioni, con massima espansione dalla metà del secolo scorso. Il Père-Lachaise è il più grande spazio verde del centro cittadino e come tale viene percepito e vissuto da molti di coloro che vi si recano quotidianamente per trovre riparo dal caos urbano. Per riposare, meditare. Creare. In una conversazione mentale o sussurrata tra vivi e morti. E tra vivi e vivi. Scrive Colette Pétonnet in “ La ville inquièt – le temps de la riflexion ” (Paris, 1987): “Esistono dei luoghi che conservano nel tempo un potere di meditazione … Il cimitero del Père-Lachaise, inaugurato nel 1804 su quello che anticamente era un parco d

Il mio nero ombrello

Piove.  L’ombrello nero, ovunque nero, appeso a punta in giù.  Il manico incurvato, ben saldo alla maniglia della porta d’ingresso, come una zampa, con un’unica, lunga falange, di un volatile.  Chissà da quanto tempo è lì, dimenticato ad asciugare. Dovrei ricordare quando è stata l’ultima volta che ha piovuto.  Ma non ho tempo.  Ora ho esaurito il credito dell’attesa. Lei mi attende, la vedo. Vestaglia rossa tra le lenzuola nere.  Le tenebre sono il nostro mantello di passione.  Sono in ritardo, non posso esitare.  La mia auto è proprio davanti all’ingresso, lucida di pioggia.  Gocce rimbalzano in ogni metallico ostacolo della carrozzeria.  Esplodono o dove vanno? Non riesco a capire, è così insolitamente buia la strada, nonostante le luci esterne.  E comunque devo andare, prendere l’ombrello, aprire la maniglia, uscire. C’è lei.  Sento il suo fremito, lo trasmette nella mente, tra le gambe.  Esco.  La pioggia mi scorge subito, sciami d’acqua si gettano sul mio corpo, freddi, pungenti

La dittatura delle emozioni

Per quanto ho potuto leggere in merito al prossimo referendum, su Facebook, che potrebbe essere anche un ottimo strumento amplificatore di INFORMAZIONE, quasi tutti i post sono slogan,il più infarciti da facile ironia. Che occasione persa. Che tristezza pensare che domani e lunedì il mio futuro, quello dei miei cari, del mio già umiliato Paese, sarà deciso da gente che voterà o non voterà in base all'ironico slogan dell'ignoranza e non alla consapevole informazione. La stessa gente che sparge il "vota SI'", magari con una frase o un'immagine esplicativa, ironica, ovunque, comunque, si rende conto che usa (fatte le dovute proporzioni) lo stesso sistema del Capo del Governo, che con un sorriso ci racconta di un Bel Paese esistente solo nei suoi (spesso ironici) slogan? Non nego lo slogan in assoluto, credo sia ormai chiaro, ma l'assenza, al suo fianco, di articoli o spunti di riflessione informativi. La democrazia, conquistata lentamente da pochi, spesso n

"Il sentiero dei caduti" - video musicale

Involution - oltre il CD -

Censis, cresce aggressivita' fra italiani ed e' boom di antidepressivi Roma, 6 giu. ( Adnkronos Salute ) - Italiani sempre più aggressivi . La conferma arriva da un'indagine realizzata dal Censis, che denuncia un balzo in avanti di minacce e ingiurie negli ultimi 5 anni di ben il 35,3%. Stesso trend di crescita per le lesioni e le percosse, che registrano un +26,5%. E se da un lato l'aggressività incalza, mostra l'indagine presentata stamani a Roma, dall'altro si registra un vero e proprio boom di antidepressivi , con consumi raddoppiati in dieci anni nella penisola (+114,2%).

"Il sentiero dei caduti"

Il sentiero dei caduti   - Giovanni Sicuranza Lungo il sentiero dei caduti, perso alla memoria dei passi frettolosi contro il tempo, respiro il confine tra vita e morte. Lungo il sentiero dei caduti, tra il fiume esumato dalla terra e le solenni mura del cimitero, ritrovo il senso lento dell’esistenza.

Alcune mie opere. Rimembranza: link di riferimento.

1) Da IBS (internetbookshop):  http://www.ibs.it/libri/sicuranza+giovanni/libri+di+giovanni+sicuranza.html 2) Da la Feltrinelli: http://www.lafeltrinelli.it/catalogo/aut/1093540.html   3) Da Youcanprint:  http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/storie-da-citta-solitudine-dal-km-46-sicuranza.html 4) Da "il mio libro", Gruppo Editoriale l'Espresso:  http://ilmiolibro.kataweb.it/categorie.asp?act=ricerca&genere=tutte&searchInput=Giovanni+Sicuranza&scelgoricerca=in_vetrina

Ombre

Ombre - racconto di Giovanni Sicuranza L'ombra si stira verso il camino. L'uomo la osserva da cinque ore, senza fretta, seduto sulla sedia.  L'ombra è lenta, tanto da sembrare immobile se lo sguardo non la molla nemmeno un istante, ma lui la vede muoversi.  Da cinque ore, silenzioso, solitario. Lui, la sedia in vimini, il camino. E l'ombra.  La sua ombra che si sposta, seguendo la fine del giorno.  Il legno di frassino che scoppietta tra le fiamme è l'unico mormorio nella taverna.  È un buon legno, il frassino, si ascolta l’uomo, in una riflessione che cade leggera, a coprirgli come neve il respiro, brucia bene. Un sospiro, lungo. E’ un legno duro, il frassino.  *** - Quando lo farà? - Oggi. Prima del tramonto.  - Tranquilla, sai che è un vigliacco. Abbiamo tempo.  - Tempo? Scherzi? Tempo per cosa? - Un'altra scopata, no? *** L'ombra è una figura ben scolpita sul pavimento in cotto. Chi dice che l'ombra è incorporea, dovrebbe vedere questa, pen

Sorridi ...

Recensioni di " Storie da Città di Solitudine e dal Km 76 " che si spandono come un virus nel suo pieno habitat.  Persino "GTA FREEPHOTOS" propone la mia opera:  http://www.gta.freephotos4u.net/video/dHi80c_nmEU/Giovanni-Sicuranza-Storie-da-Città-di-Solitudine-e-dal-Km-76-intervista-a-Radio-RSC-2-di-2.html In effetti, considerato l'argomento trattato (soprattutto nel seguito, " Ritorno a Città di Solitudine "), non deve stupirmi che anche fotografi si occupino del romanzo.   Oltre l'intervista (già proposta), qui è il commento, con una sintesi di alcune recensioni, a farmi gongolare i neuroni. 
Persino nelle segrete cripte mitocondriali.