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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

Terra feconda

Terra feconda - Giovanni Sicuranza E’ caduta un’aquila, gli artigli ghermiti di sole, il ventre gonfio di cielo; (dalla sua morte) è caduta un'aquilia, ed io con lei, ultima preda, il becco affondato nel cuore.

Occhi nella nebbia

Occhi nella nebbia – da “ Sotto la terra qualcosa campa ” romanzo di Giovanni Sicuranza Il sole che nasce e muore per poi risorgere all'orizzonte è un insulto al buio che attende le nostre vite.  Eccolo, questo grasso che brucia, se ne sta davanti a me, adagiato sulla linea del cimitero sopra la collina, la linea che separa il mondo dal cielo; è intento ad innalzarsi su di noi, questo sole dal volto rubino, questo abbaglio di vita con la sua supponenza assoluta. Lo sfioro con occhi socchiusi, annuisco; vorrei dirgli che non lo cercherò più, mai più, perché la mia risposta io l’ho trovata nella nebbia, proprio dove il sole perde slancio.  Ma è inutile, non è argomento per un astro che scandisce il tempo in un singhiozzo di universo, che ha comprensione solo per il proprio movimento, che inganna gli uomini di metafisica e speranza. Io Ho Deciso. E allora faccio che volto le spalle all’alba, inducendola a tacere, prima che cresca con tutta la sua bastarda poesia

L'alba della verità

La luce neonata del mondo - Sotto la terra qualcosa campa   – Giovanni Sicuranza La prima volta  i suoi passi suonavano un ritmo incerto, fragile, assordato da quello frenetico del cuore. Quella prima volta si era stupita della naturalezza con cui lo aveva fatto. E mentre saliva di sopra pensava a come sarebbe stata la sua vita,  da allora in poi. Pensava a questo, la prima volta,  a quanto avrebbe vissuto con passione, e  si era fermata  un istante,  tra la taverna e il piano terra;  un passo dopo e la luce artificiale, più forte, non le avrebbe permesso di nascondere i pallidi colori della pelle nuda. Nella penombra aveva conosciuto se stessa ed ora si scopriva desiderosa di ritardare ancora, qualche secondo ancora,  il ritorno al mondo mascherato che l’attendeva di sopra, il luogo buio di una vita assente,  monodimensione di identità preconfenzionate. Al piano terra, il tempo convenzionale le avrebbe ricordato che erano già le cinque del mattino e che due ore

Come dire Xenia

Come dire Xenia   estratto dal romanzo "Sotto la terra qualcosa campa",  Giovanni Sicuranza Prima di spegnersi nel paese, il giorno se ne viene qui, al cimitero di Lavrange, e muore. Dove le lapidi si nutrono di ombre, io entro in lei, le offro una zolla di vermi albini, e lei,   lei mi chiede quanto sono disposto a conoscere i suoi batteri da vicino. E' amore da togliere il respiro, questo giorno che si trasforma in ogni giorno.

Eventi

Eventi - Giovanni Sicuranza Sale sul palco, la donna, e sono centinaia ad accompagnarla, centinaia di occhi dilatati in attesa, una folla di iridi che si affanna a contenerla.  Sale sul palco lungo un sentiero di candele, falangi e falangette di fuoco protese lungo il cammino, trascinata da due uomini, ascella presa qui, ascella presa lì, e giunge, infine, al tavolo di legno. Ha un gemito quando inarca nell'aria le caviglie gonfie; in questo attimo, le fiamme mostrano il profilo del corpo, nudo, deforme, attraverso il velo della vestaglia. Il pubblico tace, assorto. Forse qualcuno ancora respira, forse la sala del teatro respira per tutti loro. "Papà, hanno fatto questo anche con la mia mamma?" "Taci, adesso non è il momento, taci e guarda" "Ma da qui non vedo, c'è troppa gente" "Vieni, mocciosa, ti prendo sulle spalle" La pelle della donna è gonfia ed è così lucida, che le fiamme intorno a lei, distesa supina sul t

Arte del narrare

AntroNarrato - G.S. L'arte del comunicare e del sentire tramite la scrittura è, per alcune scimmie nude beta, la strategia per farsi notare dal gruppo.  A conoscere l'antropologia del narratore, questa maschera si svela. La scimmia nuda di Desmond Morris si scopre per la sua vacuità oltre le tracce che scrive. Invero accade, tra i grandi numeri di questi individui, altrimenti destinati al buio sociale, di incontrare scimmie alfa.  Accade quando il narrare tra prosa e poesia diventa, esiste, come spiccata personalità.

I libri più venduti

I libri più venduti (riedit)   un capitolo di "Nostra Signora della Fossa" dal romanzo "Sotto la terra qualcosa campa"; Giovanni Sicuranza I libri in cima alla classifica? Ecco, caro signore, sono tutti lassù, in alto.  Gli occhi dell'uomo si appoggiano sulla mano della Strega, scavalcano le articolazioni taglienti, rimbalzano sulle vene gonfie di blu; infine, stanchi, si arrampicano lungo l'indice, lungo, bitorzoluto, puntato verso il soffitto.  Tutti i libri di cui ha sentito parlare, quelli che vendono copie su copie, eccoli qui, mio caro signore; fluttuano dalle travi, impiccati alle fascette di copertina, le vede, ognuna annuncia un successo con frasi rosso sangue.   Sembrano, ecco, non vorrei sembrare irriguardoso, sono come, insomma, tutti lassù, sono come  Come pipistrelli che riposano a testa in giù, vero? Le dirò, anch'io lo penso spesso. Se ne stanno lì, a ciondolare sulla trave, con la fascetta come coda, e attendono; pieni di

De rerum bellico

- Hai saputo? "Sotto la terra qualcosa campa" esce tra pochi mesi. - Ci riguarda, mandibolina mia? - Certo che con te ci vuole proprio una pazienza infinita. Dicono che la morte è trasformazione, la spacciano persino per necessità evolutiva, ma tu sei l'eccezione.  Il romanzo non sarà niente di che, al solito, il punto è che si narra anche della strega, di Nostra Signora della Fossa.  - Bene, mandibolina mia, la aspettiamo al varco dei mondi e le rendiamo pan per focaccia, coperto incluso. - Ascolta, cranio vuoto, io intendo dire - No, ascolta tu, mandibolina. Nei romanzi, nei film, gli spettri fanno fuori le persone come stecchini e nessuno trae la conseguenza più ovvia; non gli spettatori, non i lettori, ehm, scrittori e sceneggiatori, poi, te li raccomando.  - Questo è vero; non gli spettri, soprattutto.  - Già, quanta idiozia in questo narrare. Uccidono pagine di uomini, massacrano pellicole di ragazzini, ma, dico, poi mai uno di questi assassini dall