Stefania Giacarelli, che anche qui ringrazio della lettura, e di cui stimo il talento poetico, mi scrive su Facebook:
- Ho finito il tuo libro!
Il finale è un tripudio di sorprese e sangue...
Il finale è un tripudio di sorprese e sangue...
Hai ragione quando scrivi, in uno degli ultimi capitoli, che si ha bisogno di catalogare in generi tutto, non solo i libri, perché è rassicurante incasellare la realtà, le persone e, appunto, i racconti. E hai ragione nel dire che questo tuo non è catalogabile: è particolare, un misto di vari generi e solo tuo.
Una prosa che a volte sconfina nella poesia, tratti pennellati che mi fanno venire in mente certi dipinti ad olio, dove il colore è spesso.
Non manca l' ironia, credo una caratteristica della tua personalità, che riesce ad alleggerire qualche passo particolarmente crudo.
E il filo conduttore, rappresentato dai recensorum, è quello che serve a rendere i diversi racconti allacciati, e l'insieme organico.
L'ho apprezzato davvero, anche se qua e là ci sono dei refusi evidentemente di stampa, e alcuni punti li ho trovati un po' oscuri e, almeno per me, non moto comprensibili...ma credo che siano proprio i passi in cui la tua diventa una prosa poetica...
- Ti ringrazio innanzitutto di avere letto fino in fondo il libro. Se posso esserti utile a chiarire alcuni punti oscuri, volentieri (considera che l'edizione definitiva, sia quella attualmente su ilmiolibro.it, sia quella di prossima uscita con Youcanprint, ha ridotto i refusi e rivisto alcuni aspetti marginali, soprattutto degli ultimi capitoli).
- Per quanto riguarda i punti che ho trovato poco chiari, non sono essenziali ai fini della comprensione del tuo libro (non posso chiamarlo romanzo perché è qualcosa di più e di diverso, e chiamarlo racconto è riduttivo), e non inficiano la lettura davvero interessante.
Il commento sulla mia pagina facebook:
"Giovanni Sicuranza e i suoi racconti...ho appena finito di leggere "Polvere di silenzi", un libro che non è definibile, non risponde a nessuna categoria: è un racconto? un romanzo? una raccolta di racconti? è un noir? è un gothic? Una lettura che prende, con un filo conduttore che rende geniale la struttura e un finale sorprendente, in cui i vari capitoli confluiscono e trovano la loro casa. L'esperienza di Sicuranza come medico legale influenza sicuramente il suo lavoro, rendendo il suo legame con la morte quasi un legame amoroso perché, nonostante la crudezza di certi passi, lo scrittore riesce comunque a comunicare amore attraverso la morte, seppure cruenta, dei suoi personaggi. Non manca l'ironia, che rende piacevole la lettura e alleggerisce i momenti più duri. "Polvere di silenzi" è solo uno dei libri scritti da Giovanni Sicuranza, scrittore, musicista, poeta....in effetti la sua prosa sfocia a tratti nella poesia. Una lettura che consiglio, un libro che ho apprezzato"
Il commento sulla mia pagina facebook:
"Giovanni Sicuranza e i suoi racconti...ho appena finito di leggere "Polvere di silenzi", un libro che non è definibile, non risponde a nessuna categoria: è un racconto? un romanzo? una raccolta di racconti? è un noir? è un gothic? Una lettura che prende, con un filo conduttore che rende geniale la struttura e un finale sorprendente, in cui i vari capitoli confluiscono e trovano la loro casa. L'esperienza di Sicuranza come medico legale influenza sicuramente il suo lavoro, rendendo il suo legame con la morte quasi un legame amoroso perché, nonostante la crudezza di certi passi, lo scrittore riesce comunque a comunicare amore attraverso la morte, seppure cruenta, dei suoi personaggi. Non manca l'ironia, che rende piacevole la lettura e alleggerisce i momenti più duri. "Polvere di silenzi" è solo uno dei libri scritti da Giovanni Sicuranza, scrittore, musicista, poeta....in effetti la sua prosa sfocia a tratti nella poesia. Una lettura che consiglio, un libro che ho apprezzato"
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un abbraccio