"Di notte, sentivamo quel gorgoglio nero salire dal Don, proprio nelle anse, proprio dove i nostri commilitoni giacevano, ammassati come promontori di morte [...]
Quando tornai a casa, mi chiamarono sopravvissuto, anche se io non ero più vivo. Del Battaglione Lavrange rimaneva una mezza dozzina di relitti.
Ci fu festa, in paese, il 31 ottobre.
Gli anziani e i bambini applaudivano, le donne ci contendevano.
Nessuno si accorse che avevamo smesso di emozionarci. Nessuno si accorse del morbo che ci portavamo dentro.
Era l'autunno del 1948 e l'Italia cambiava volto.
Ma mai come avrebbe fatto Lavrange"
[da "Mirabilia - Nostra Signora della Fossa" di Giovanni Sicuranza - testo depositato su neteditor]
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