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Massimo Paciere ha vinto la Guerra Mondiale


Massimo Paciere ha vinto la Guerra Mondiale
Giovanni Sicuranza

Massimo Paciere mostra di interessarsi a poche questioni. 
Il calcio, Il Grande Fratello. E la figa, naturalmente, anche se non ne ha mai vista una in 3D. 
Tuttavia la certezza di questo ragazzo è unica. Ben salda da anni. 
Le Guerre Mondiali non sono terminate nel 1945, come credono tutti. 
C'è ancora Massimo Paciere, lui odia il mondo. E' in guerra con il mondo. 
I motivi di tale belligeranza non sono noti. 
Vedete, Massimo Paciere non si considera un personaggio da romanzo, per cui mi avrebbe massacrato se solo avessi dedicato pagine e pagine a spiegarne le caratteristiche, come del resto si consiglia nei corsi di scrittura e si aspettano molti lettori. Massimo Paciere sarebbe diventato un feroce assassino di autore anche a scoprirsi in un racconto, che, come insegna l'editoria, e ancora credono i lettori, è, rispetto al romanzo, un genere sottosviluppato.
Massimo Paciere sostiene di essere vero, più vero di noi che stiamo leggendo. 
Consiglio di non contraddirlo.
C'è da sapere solo questo: pensa che ti ripensa, Massimo Paciere alla fine scopre non solo come dichiarare guerra al resto del mondo, senza più limitarsi a singoli omicidi, ma anche come annichilire molti di noi. 
Con la saliva che esonda dagli argini delle guance, lecca il culo al preside del liceo, e, a proposito di culo, ecco un'offerta per il Consigliere regionale, poi si passa tra le gambe della Massima Carica dello Stato, quella più potente nel mondo, che, per fortuna, si trova molto vicino all'Italia, ed ecco che Massimo Paciere sfonda tutti i provini, li sfonda davvero, fino ad entrare nel primo casting del Grande Fratello Internazionale. 
In mondovisione, tradotto in diretta dal cinese mandarino all'inglese, dal francese al croato, dal dialetto bresciano a quello sardo. 
E' il momento della sua prima dichiarazione. 
Primo piano del volto, la mascella forte, sguardo blu infinito, i lunghi capelli, rosso carminio, come cascate di sangue sul corpo. 
La gente lo guarda, si rilassa, dimentica la quotidianità ed entra nella bellezza del nuovo concorrente. 
Deve ancora parlare, che già centinaia di ragazzine si scambiano twitter su quanto è bono 
lo voglio conoscere, sposare, scopare, uccidere. 
Deve vincere. 
E Massimo Paciere vince. 
Sotto gli occhi stupiti delle videocamere, in gesti rapidi si toglie la parrucca e svela una calvizie unta e brufolosa, sfila le lenti a contatto e mostra occhi neri e bovini, strappa le protesi di silicone e i muscoli delle mandibole rovinano sul collo. 
A questo primo attacco, migliaia di persone hanno un arresto cardiaco. 
Poi, l'assurdo. I traduttori a stento riescono a seguirlo, ma, anche se le frasi giungono imperfette, è chiaro che Massimo Paciere sta dissertando di Filosofia e Storia e Metafisica. 
Termini e concetti da tempo estranei alla televisione. 
Tanto potenti, pieni di significato, che la mente degli spettatori non regge.
E' olocausto di neuroni. 
Così, nel giorno della Memoria Mediatica, Massimo Paciere vince la Guerra Mondiale.

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