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- Quando leggo un racconto della pagina di Sicuranza, insomma, tipo questi qui: https://www.facebook.com/Scrittura.Sicuranza/photos_stream, ecco, mi chiedo che fine ha fatto la narrativa. 

- Ah, non ti preoccupare, sei disordinata, lo sai. Comunque, guarda, a proposito del Sicuranza, non me ne parlare, mi sono iscritta perché c'era una storiella carina, una foto bellina, ecco.
- Già, io mica leggo robaccia come questa, morte di qua, degenerati di là, puzzole ovunque, ma, che ne so, vedo che ci sono già più di cinquemila gradimenti e allora, dico, metto anch'io "mi piace", no? Mi sembra un motivo intelligente, no? Dopo, a leggere un altro paio scemenze, uno capisce. E poi, dico, perché mettere "mi piace" a questi racconti, perché dargli la soddisfazione di condividere, al Sicuranza, come se non bastasse il suo misero egocentrismo, dico.  
- Ah, non me ne parlare, sapessi, Mariuccia cara, leggo questa pagina da appena tre giorni e già mi sono cadute le braccia, a me. 
- Oh, davvero? Povera Lella, e adesso come fai?
- Non me ne parlare, senza braccia non posso nemmeno voltare pagina. 
- Beh, un'amica, ieri, lo ha fatto, sì, era proprio ieri, ci ha detto che non ne poteva più di leggere il putridume di Sicuranza e se ne è andata, ha tolto il "mi piace" dalla pagina. 
- Ah, fortunata, ci avessi pensato anch'io, guarda, lo avessi fatto prima di perdere le braccia. 
- Beh, però, ecco, considera che eravamo tutte lì, a leggere il nuovo delirio del Sicuranza, insomma. 
- Non me parlare.
- Aspetta, te ne parlo, te ne parlo, invece. Lei ha cambiato pagina, sono stufa di leggere questo tristaiolo, stufa, proprio così ha detto, stufa, stufa, lo ha ripetuto non sai quante volte.
- La capisco. 
- Sì, ma sai il gelo che c'è nei racconti del Sicuranza. Così, saremmo state una ventina, le abbiamo messo le mani addosso, tutte, giusto per scaldarci, lei che continuava a dire di essere stufa.
- E poi?
- Poi, poi, poi niente, insomma, a toccarla mica sembrava stufa davvero, così le abbiamo dato fuoco, davvero. E al caldo, tesoro mio, credimi, nulla ti deprime, nemmeno i racconti di questa pagina.

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