I sospiri adagiati sul letto
sono venti solitari
fratturati dalle pietre
delle nostre battaglie
Le paure colate sulla parete
sono macchie disperse
graffiate dalla rabbia
del nostro passato
Una pioggia di silenzi
vorace sul tetto
lascia avanzi di umidità
sulle nostre lunghe speranze
e fragili scopriamo
un sapore diverso
di corpi e respiri scheggiati
Ma proprio ora
il mio sguardo rapace
ricomincia il volo
ancora libero e fiero
sulla tua terra d’oriente
fertile di rinnovata complicità
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