Passa ai contenuti principali

Tra altre recensioni a "Storie da Città di Solitudine e dal Km 76"

Questa si trova su News Crawler. E' del 17.01.2001, a cura di Eliana Monti, che ringrazio:
"Storie da città di solitudine e dal km 76" è una raccolta di racconti che ridefiniscono il confine della realtà e del senso comune attraverso storie singolari e interessantissime, ai margini della notte, dove sentimento e follia, tragedia e disperazione si intrecciano in voci narrative singolari. si notano le "vicinanze" letterarie che hanno influito sulla prosa utilizzata dall'autore, che si nutre con forte evidenza del genere gotico americano. lo stile di giovanni sicuranza ha pochi precedenti nella nostra letteratura e dimostra una contaminazione con quegli autori che hanno fatto la fortuna del 'gotico americano', per intenderci quel periodo che si situa dopo i grandi classici dell'incubo stelle e strisce, ovvero sia edgar allan poe e howard phillip lovecraft e prima degli anni settanta, che vedranno il fiorire del genere grazie ad autori come stephen king negli stati uniti o clive barker in inghilterra

http://www.newscrawler.it/ncsea/IT/IT/NC/1000/0/Notizie/id%253a7886448&k2=follia&amp&














Altra recensione sul sito "Reggio Calabria notizie", scritto il 15.01 da "Il Fatto on line":

" ... C'è qualcosa che rende piacevole e interessante la lettura di “Storie da Città di Solitudinee dal Km 76” di Giovanni Sicuranza (Youcanprint.it), ed è quel sensodi dubbio metodico e corrosivo che l’autore insinua nella mente dellettore, in questi racconti si oltrepassa abilmente quel “confinedella realtà” tra il bene e il male o tra normale e anormale, cosìlabile che sfugge a qualsiasi definizione. La scrittura per queste trecento pagine risulta densissima di giochi metaforici e lessicali. Una volta presa dimestichezza con il clima narrativo, tutto è agevole,siamo entrati in una morsa dalla quale difficilmente vorremo uscire, ogni racconto invita a leggere il seguente, nel rimando tra personaggi e lettore frutto di uno schema sapiente ...".

Grazie, Reggio Calabria.


19 gennaio 2011. "Mondo Editoriale".

"Giovanni Sicuranza, Storie da Città di Solitudine e dal Km 76"



Storie da Città di Solitudine e dal Km 76 è una raccolta di racconti che ridefiniscono il confine della realtà e del senso comune attraverso storie singolari e interessantissime, ai margini della notte, dove sentimento e follia, tragedia e disperazione si intrecciano in voci narrative singolari.



Il custode del cimitero di Fine Viaggio, marcio nel corpo ed esausto nell’anima, decide di raccontare le ascese e le cadute di tante vite che ormai hanno riempito giorno dopo giorno la quotidianità del suo lavoro.


E così da “il Violinista” per passare a “Pianto di Natale” e “Via Crucis”si assiste ad una carrellata di scene surreali che talvolta scivolano nell’atroce come un infanticidio o nel grottesco come la protagonista di un racconto che non accettando l’idea della morte del coniuge se lo porta in macchina in avanzato stato di decomposizione.


Ora il custode del cimitero di Fine Viaggio è in procinto di lasciare questo mondo, ma le sue storie sono così ingombranti che prima di esalare l’ultimo respiro dovranno necessariamente essere raccontate. E il racconto, sarà in un attimo. Forse l’ultimo per liberarsi di un terribile segreto.


In uscita a dicembre 2010


Titolo: Storie da Città di Solitudine e dal Km 76


Autore: Giovanni Sicuranza


Editore: Youcanprint


Collana: Narrative

http://www.mondoeditoriale.com/me/giovanni-sicuranza-storie-da-citta-di-solitudine-e-dal-km-76.html


Commenti

Post popolari in questo blog

Esempio di Relazione medico legale. La Valutazione Multidimensionale dell'Anziano

Tolti i riferimenti nel rispetto della riservatezza (vi piace di più "privacy"?), riporto una mia Relazione scritta in risposta al parere negativo del Consulente Medico d'Ufficio, incaricato da un Giudice del Tribunale del Lavoro di rispondere sulla sussistenza dei requisiti per l'indennità di accompagnamento. Non cominciate a sbadigliare, non è troppo tecnica, forse persino utile per comprendere anche aspetti di interesse sulle autonomia della personza anziana (e non solo). Dott. Giovanni Sicuranza Medico Chirurgo Specialista in Medicina Legale cell.: 338-….. e-mail: giovanni_sicuranza@.... Controdeduzioni medico-legali a Relazione di Consulenza Tecnica d’Ufficio del Professore Libro de’ Libris Causa: Itala NEGATA / INPS RGL n. … Premessa. Nella Relazione Medico Legale di Consulenza Tecnica d’Ufficio, redatta il 15.08.2009 in merito alla causa in epigrafe, il professore Libro de’ Libris, incaricato come CTU dal Giudice del Tribunale ...

Afasia e disabilità. Tra clinica, riabilitazione, medicina legale.

Premessa. 1. La patologia. Il linguaggio è una capacità esclusiva della specie umana e circa 6000 sono le lingue attualmente parlate in ogni parte del mondo. Espressione del pensiero, il linguaggio è il più complesso sistema di comunicazione che assolve alla funzione della regolazione sociale ed alla elaborazione interna delle conoscenze. Tra i disturbi del linguaggio, le afasie abbracciano una molteplicità di tipologie strettamente collegate ai vari livelli di competenza linguistica compromessi (fonetico, fonemico, semantico, lessicale, sintattico e pragmatico). Gli studi sull’afasia iniziano più di un secolo fa quando l’antropologo francese Pierre Paul Broca (1824-1880) utilizza il metodo anatomo-clinico per descrivere, da un lato, le caratteristiche del disturbo del comportamento e, dall’altro, le peculiarità della patologia che ha danneggiato il sistema nervoso di un suo paziente, passato alla cronaca con il nome di “Tan”, unico suono che riusciva a pronunciare, affetto da afasi...

Alcune riflessioni sulla lesività delle armi da taglio. Entra l’altro protagonista.

Le lesioni delle armi da taglio, o punta in taglio, come in seguito meglio spiegato, sono tra quelle di più comune riscontro nei delitti contro la persona e contro la vita.  Il motivo è intuibile alla nostra osservazione quotidiana: un coltello può essere reperito molto facilmente, rispetto un’arma da fuoco, basta dare un’occhiata alla cucina. Adesso, però, vi chiedo di non farvi distrarre troppo dal luccichio delle lame casalinghe e di tornare al testo. In effetti, le lame presenti nelle abitazioni, negli uffici, etc., per quanto tagliaenti, non hanno e non dovrebbero avere la finalità di ledere o minacciare la carne, non quella umana perlomeno. Soprattutto se vivente. In questo caso, il loro uso, oltre che illecito, è improprio. Ovvero, si usa uno strumento tagliente per uno scopo che non è proprio di dello strumento stesso (con il coltello da cucina, di solito preparate una bistecca non umana, magari tagliate un pomodoro). Se lo si usa per minacciare, ferire o uccidere un essere...