Di seguito un elenco di opere che ho letto e voglio consigliarvi.
Si tratta, volutamente, di scrittori non famosi, ma che hanno dignità narrativa o poetica.
Per brevità, l'elenco non rende giustizia alla bravura degli Autori, e di questo mi scuso con loro.
I link rinviano al sito "Il mio libro", del Gruppo Editoriale l'Espresso, ma, in diversi casi, questi libri si trovano anche sul catologo on-line de "la Feltrinelli", o possono essere ordinati presso le librerie omonime.
In ordine sparso:
In ordine sparso:
1) “Groggologia”
Questo è un compendio, come si usava una volta. La semplicità da portare in tasca. Da leggere tra una frenesia e l'altra, in treno, sull'autobus, al lavoro. Perchè Roberto Roganti ha naif di parole che, tra prosa e poesia, narrano il semplice e vero di ognuno di noi con emozioni dirette.
2) “Dangerous idea”
Questi sono graffi. Graffi sui denti. Lasciano il segno. Anche se i denti sono da latte. L'Autore ha scritto questo libro a 12 anni, si vede, a tratti. Ma forse, se continua l'evoluzione, al prossimo libro scopriamo un talento.
3) “Domine et serva”
Un incontro inaspettato, una visione improvvisa. La passione che travolge e tenta di incrinare la società di allora, parlando alle emozioni di oggi. Buona la ricostruzione storica, il disegno dei personaggi. Un libro, primo di una saga da seguire, passo dopo passo.
4) “Tutte le cose ritornano”
Il migliore, a mio avviso.
La lettura invoglia a sedersi tranquillamente tra i morti e a prendere un the nelle loro tomba, in ironica, scanzonata, compagnia.
La lettura invoglia a sedersi tranquillamente tra i morti e a prendere un the nelle loro tomba, in ironica, scanzonata, compagnia.
5) “La fame”
Non nutre, questo romanzo. Risucchia. Sangue e umanità. E' spietato, veloce, sanguina scorci di pacata riflessione, ma solo per poi riprendere la discesa verso la fame primordiale dell'uomo. Quando la lettura è terminata ... rimane la fame. Fame di leggere il seguito.
7) “Tokyo Night”
Ho avuto solo un assaggio,del periodo Heian di Chiara Gallese, leggendo il libro "Tokyo Night", che, per quanto ne so, si trova in vendita su "Il mio libro" e presso Feltrinelli. Ne avevo chiesto un estratto all’autrice, perché incuriosito dall’anteprima disponibile proprio su "Il mio libro". Dopo la lettura, ho rischiato l’acquisto. E, ora che il libro è terminato, scrivo per dirvi che sono soldi spesi bene. Con una premessa: chi ha letto la mia produzione, e chi legge l’anteprima di "Tokio night", sa che non si tratta del mio genere preferito. Eppure Chiara narra con cognizione di causa di una civiltà, quella giapponese, per noi lontana, incomprensibile. E lo fa con uno stile leggero, frizzante, in cui la protagonista, ben delineata, ci introduce tra i nipponici e qualche scampolo di occidentalità, passo dopo passo, capitolo per capitolo. E’ bello vedere scorci del Giappone attraverso la storia di Keiko Nakamura.
8) “La ragazza del treno”
Testo avvincente, inchioda al libro come la visione di un film d'azione. Concretizza le parole in immagini e colori e suoni, in una trama con colpi di scena. Un Autore da seguire.
9) “Racconti lassativi”.
Chi è, dov'è questo Jury Encò? Questo mostro di racconti al vetriolo, con un'ironia pungente. Bravo, nella semplicità di descrizioni che divertono e, allo stesso tempo, fanno riflettere.
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=50242
10) "La vita del soldato".
Diario di guerra di Giovanni Battista Allevi. La testimonianza di un uomo vissuta in prima linea sul fronte dolomitico tra gli Arditi della prima guerra mondiale.
Si tratta di una testimonianza preziosa, che si spinge anche fino al primo periodo post-bellico, con flash rapidi, efficaci come fotografie, della quotidianità di un soldato al fronte durante la Grande Guerra. Dopo circa novanta anni, il nipote pubblica questo diario. Donandoci una prezioso pezzo di quel periodo di storia italiana. Quello più vero, scritto dal fronte da un uomo come tanti.
10) "La vita del soldato".
Diario di guerra di Giovanni Battista Allevi. La testimonianza di un uomo vissuta in prima linea sul fronte dolomitico tra gli Arditi della prima guerra mondiale.
Si tratta di una testimonianza preziosa, che si spinge anche fino al primo periodo post-bellico, con flash rapidi, efficaci come fotografie, della quotidianità di un soldato al fronte durante la Grande Guerra. Dopo circa novanta anni, il nipote pubblica questo diario. Donandoci una prezioso pezzo di quel periodo di storia italiana. Quello più vero, scritto dal fronte da un uomo come tanti.
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