Nessun respiro – Giovanni Sicuranza - Non capisce. Trattiene il respiro, si rannicchia su se stessa, ma è solo un gesto di difesa. Vuoto. Disperato. Il movimento è iniziato leggero, tanto che all’inizio ha provato piacere. Poi, però, all’improvviso, tutto è cambiato. In peggio. Una morsa si è modellata intorno ad ogni parte di lei. Calda. Vischiosa. E quando ha cercato di liberarsi, ingoiata dalla paura, ha sentito le prime scosse. Una dopo l’altra, in quel canale scivoloso, dietro, sopra. E intense, sempre più tenaci man mano che si sente spingere verso il baratro. Trattiene il respiro, chiude gli occhi, stringe forte ogni cosa di se stessa che è in grado di stringere, perché vede che non ha scampo. Non può tornare indietro, non può uscire dal cunicolo. Può solo precipitare. E poi, man mano che si avvicina alla fine, sente dei suoni. Ovattati, come le era già successo di ascoltare. Solo che quelli di prima credeva di conoscerli e le sembravano rassicuranti. Questi, i...