Ed eccomi.
Sono diventato un rugoso sacco di lana per i tuoi desideri.
Mi hai riempito di bottoni opachi e nastri consunti,
le tue labbra hanno sussurrato alle mie:
"vai, tesoro, mio tesoro, vai".
Nell'ora del viaggio mi volto e ancora ti guardo
e penso a cosa mi lasci dentro.
Usura e oblio di una vita appesa a
una lanterna affannata.
Nemmeno i suoi rantoli porto con me,
solo usura e oblio di una vita appesa.
Per sempre mi lasci andare dove
il tempo e lo spazio finiscono.
E le tue labbra, gelide, sussurrano:
"vai, tesoro, mio tesoro, vai"
Commenti