Passa ai contenuti principali

Il mito di Dracula. La dannazione in nome dell'amore. Parte II: Giuda.

Come ricorderete, ho già evidenziato un parallelismo tra la Resurrezione del mito di Cristo e quella, la prima laica, del mito di Dracula.

Il video allegato è lo spunto per un’altra analogia sul filo conduttore del titolo.

Tutto inizia con Giuda l’Iscariota, quello che, ipocritamente, è considerato dalla Chiesa il traditore per eccellenza.

In realtà, Giuda è l’unico vero Apostolo che, nel mito cristiano, ama e soffre per il suo Maestro.

Ama al punto da mettere in discussione se stesso e il suo amore, non accettandolo passivamente come gli altri seguaci (o tradendo vigliaccamente come il successore debole del Cresto: Pietro).

Ama al punto da pentirsi, dopo avere scoperto che la morte del suo Maestro è sua responsabilità (quantomeno nell’inizio della condanna). E, per amore e vero rimorso, sceglie la dannazione del suicidio.

Della morte nel peccato eterno.

Ecco perché in realtà Giuda l’Iscariota è il vero amico del Cresto.

L’amore, il dubbio, la morte. La dannazione eterna, nel pentimento d’amore.

In Dracula avviene qualcosa di sovrapponibile.

Amore e dannazione. Messa in discussione di se stesso.

Decisione di morire per rinascere come non-morto, al fine di ritrovare il suo “Maestro”: l’Amore.
Incarnato nella donna del futuro, Mina, specchio sensuale della sua principessa.

http://www.youtube.com/watch?v=Dr0vh0A-_k0&tracker=False&NR=1

Commenti

Post popolari in questo blog

Esempio di Relazione medico legale. La Valutazione Multidimensionale dell'Anziano

Tolti i riferimenti nel rispetto della riservatezza (vi piace di più "privacy"?), riporto una mia Relazione scritta in risposta al parere negativo del Consulente Medico d'Ufficio, incaricato da un Giudice del Tribunale del Lavoro di rispondere sulla sussistenza dei requisiti per l'indennità di accompagnamento. Non cominciate a sbadigliare, non è troppo tecnica, forse persino utile per comprendere anche aspetti di interesse sulle autonomia della personza anziana (e non solo). Dott. Giovanni Sicuranza Medico Chirurgo Specialista in Medicina Legale cell.: 338-….. e-mail: giovanni_sicuranza@.... Controdeduzioni medico-legali a Relazione di Consulenza Tecnica d’Ufficio del Professore Libro de’ Libris Causa: Itala NEGATA / INPS RGL n. … Premessa. Nella Relazione Medico Legale di Consulenza Tecnica d’Ufficio, redatta il 15.08.2009 in merito alla causa in epigrafe, il professore Libro de’ Libris, incaricato come CTU dal Giudice del Tribunale

Afasia e disabilità. Tra clinica, riabilitazione, medicina legale.

Premessa. 1. La patologia. Il linguaggio è una capacità esclusiva della specie umana e circa 6000 sono le lingue attualmente parlate in ogni parte del mondo. Espressione del pensiero, il linguaggio è il più complesso sistema di comunicazione che assolve alla funzione della regolazione sociale ed alla elaborazione interna delle conoscenze. Tra i disturbi del linguaggio, le afasie abbracciano una molteplicità di tipologie strettamente collegate ai vari livelli di competenza linguistica compromessi (fonetico, fonemico, semantico, lessicale, sintattico e pragmatico). Gli studi sull’afasia iniziano più di un secolo fa quando l’antropologo francese Pierre Paul Broca (1824-1880) utilizza il metodo anatomo-clinico per descrivere, da un lato, le caratteristiche del disturbo del comportamento e, dall’altro, le peculiarità della patologia che ha danneggiato il sistema nervoso di un suo paziente, passato alla cronaca con il nome di “Tan”, unico suono che riusciva a pronunciare, affetto da afasi

In limine vitae

In limine vitae - Giovanni Sicuranza Sa, Alfonso Vasari, Professore della Cattedra di Medicina Legale di Lavrange, che è terminato il tempo dell'ultima autopsia. Tra le dita bianco lattice, tra polpastrelli con ovali di sangue rubino, nei fruscii di tessuti sfiniti, stringe il muscolo più bello e nobile del suo cadavere. Il cuore della donna è sano, anche dopo la fine, nonostante si stia già trasformando in altro. Tre i bambini, tre le giovani donne, uno l'uomo anziano; sette le vite passate alla morte per gravi politraumatismi da investimento pedonale. Tutte avevano un cuore che avrebbe respirato ancora a lungo.  E' delicato, Vasari, mentre lascia andare il muscolo della ragazza nel piatto della bilancia, nero di memorie, di sangue e di organi. 260 chilogrammi, legge sul display verde, e spunta una voce tra gli appunti. Solo un fremito di esitazione, poi con la biro, segna qualcosa, veloce, sussulti blu notte sulla pagina grigia, che potrebbero essere ortogra