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Giovanni Sicuranza
Dovrei usarle meglio le virgole si dice Giulio già adesso ne ho perse tre.
Ma mica è semplice.
Da quando la moglie è morta*, lui cammina oltre le regole della grammatica.
- E' che le virgole sono fatte male - bisbiglia al Capoufficio, il Ragioniere Grand Guignol.
Plink, risponde il superiore.
Le spalle di Giulio, sincroniche, fanno su e giù. Le mani cercano il bavero della giacca, l'unico bavero dell'unica giacca, e lo alzano.
- Le avevo chiesto di non aprire la finestra. Al sesto piano, poi. E con questo vento.
Plink, plink.
- Insomma, troppe virgole nel foglio del mio licenziamento.
Giulio porta gli occhi oltre l'ufficio, sulla corsa delle nubi grigie e di quelle nere. Le nere sono in testa, ora. Più numerose. Più vicine.
- Le virgole sono instabili, signor Guignol. Basta notare la loro forma per capirlo. Con quella protuberanza avvizzita che cade sotto la riga, verso l'interno, una folata di vento ed ecco che si sbilanciano.
Giulio si alza. La sedia in legno geme, come dispiaciuta di perdere il loro breve rapporto.
- Il vento può sollevarle, farle volare in aria.
Plink, annuisce il Capoufficio Grand Guignol.
- E poi, avrà notato, non solo sono fatte male. Fanno anche male.
Plink.
- Giusto, signore, giusto. La protuberanza sarà anche avvizzita, ma se colpisce punge, penetra. Ferisce.
Se non fosse per i ruscelli ematici sulla calvizie del cranio, se non fosse per gli occhi aperti da stupore, Grand Guignol sarebbe un Capoufficio addormentatosi sulla poltrona della scrivania.
Lo sguardo di Giulio percorre il foglio del licenziamento. Quando è certo che non sono rimaste virgole, l'uomo lo assicura nella tasca interna della giacca.
- Buona giornata, signor Guignol.
Sulla maniglia della porta, Giulio si ferma.
- Stupido - dice a se stesso.
Quindi torna indietro, attento a scavalcare la pozza di rosso plink plink.
E, rapido, chiude la finestra.
* riferimento al racconto "?"; vd. al link http://sicuranza.blogspot.com/2009/09/blog-post.html
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