Gocce di respiro
Giovanni Sicuranza
Sento le gocce del mio respiro.
Cadono lente, tic dopo toc,
sussurri neri nel selciato del cimitero.
Pozzanghere di ricordi lambiscono
nuove lapidi, ma è deserto sulle antiche dimore .
Ai loro abitanti più bui, qui rendo memoria.
Entro nelle espressioni lontane,
fotografie di seppia celate tra mummificazioni florensi.
Tic dopo toc, il nome dei defunti si plasma di
vita alla nostra presenza.
Sulle gocce oscure del respiro.
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