Massimo Urlo
Giovanni Sicuranza
Il suo urlo fu come orgasmo tra due faglie in movimento.
Decibel, la puttana più anziana e a buon mercato del quartiere, non aveva mai assistito ad una esplosione di spasmi muscolari e sperma tanto devastante e pensò subito al terremoto, salito dal buio della terra a devastare le sue tette e forse tutto il pianeta.
Fece per alzarsi, le labbra piene del sapore di quel ragazzino sverginato.
Lì, tra la testa china sul pene e le gambe in flessione, tese allo scatto sulla porta, vide il suo ultimo istante.
Lo sguardo si sollevò al soffitto.
Nero, enorme, pieno di desideri repressi, di fantasie morbose, coagulato da veti e punizioni, la sovrastava e fremeva.
L'urlo di lui. Enorme.
Il cervello di Decibel fece appena in tempo a stupirsi.
Denso, sputato in alto durante l'orgasmo, l'urlo rovinò sulla coppia.
E fu silenzio.
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