Dal Nord - Giovanni Sicuranza
Per Assunta le brutte notizie arrivano sempre dal Nord.
Innanzitutto il lavoro di insegnante.
Precaria.
Per ottenerlo deve abbandonare la sua terra e salire su, settecento e spacca chilometri su, oltre i confini della sua infanzia, nelle città delle nebbie; poi deve dire addio ai genitori e mentre il contratto inizia, la vita loro finisce; per tacere della lacrima, lasciata a sedimentare sulle labbra di un amore segreto.
Millecentodueeurotuttoincluso al mese e un anno dopo, Assunta sposa un noto professionista.
Del Nord.
***
Un giorno, si diceva, riusciremo ad amarci.
Lui però forse non lo pensava, anzi, nemmeno la rispettava. Uno schiaffo quando non era la cenerentola di casa, un pugno sotto le costole, dentro il fegato, quando il suo bigattolo si gonfiava con grugniti in Home Sound System e le sfregava dentro, ovunque fosse dentro.
All'inizio ringhiava, Assunta, pretendeva spiegazioni, ma l'uomo stimato, quest'uomo che un giorno magari avrebbe imparato ad amarla, diventava furia domestica.
***
Assunta oggi tace.
Oggi seppelliscono il marito, dopo una caduta dal terrazzo di casa. Sesto piano in pochi frammenti, silenziosi, senza nemmeno il tempo di un urlo. Volo di sola andata.
Il maresciallo che l'ha interrogata veste un borghese trascurato, con accento del Sud.
Non è un pericolo.
Assunta era in cantina, la vicina l'ha vista, come avrebbe potuto spingere il marito e trovarsi contemporaneamente nei sotterranei?
Nemmeno a disporre di un passaggio segreto, ha riso l'uomo del Sud.
Assunta non ha deglutito. Non ha temuto per il vano dell'ascensore, per il suo passato di campionessa regionale in ginnastica acrobatica.
No, l'uomo della Legge è mica del Nord.
Sorride Assunta.
Al funerale, oggi, ci sono decine di presenti. Facce scure, molte sconosciute. Uomini con cicatrici negli sguardi.
Il prete chiede di fare presto, perché un violento temporale è in arrivo.
Assunta ha un sussulto, come un singhiozzo.
Non per il freddo.
Il vento si sta gonfiando, lo sente. Il vento è un'orda furiosa che arriva dal Nord.
La tempesta circonda il cimitero con l'astuzia di un agguato improvviso. Rapisce alberi, ghermisce pali della luce.
Gli invitati rotolano come cespugli di carne e sangue contro le lapidi.
Assunta si ritrova nella fossa del marito.
Terra umida, nera, terra nordica che inonda la vista, l'udito, che annebbia il respiro.
In un fremito disperato solleva prima una mano, poi il viso, riemerge e apre la bocca per riprendersi la vita.
La bara del marito oscilla sul ciglio dell'eterna dimora.
La bocca di Assunta rimane spalancata.
E' fotografia di consapevolezza.
Tutto quel legno massiccio, compatto, tutte le sue interiora di morte, tra un istante fhuttutu crolleranno su di lei.
Dal lato Nord della fossa.
Innanzitutto il lavoro di insegnante.
Precaria.
Per ottenerlo deve abbandonare la sua terra e salire su, settecento e spacca chilometri su, oltre i confini della sua infanzia, nelle città delle nebbie; poi deve dire addio ai genitori e mentre il contratto inizia, la vita loro finisce; per tacere della lacrima, lasciata a sedimentare sulle labbra di un amore segreto.
Millecentodueeurotuttoincluso al mese e un anno dopo, Assunta sposa un noto professionista.
Del Nord.
***
Un giorno, si diceva, riusciremo ad amarci.
Lui però forse non lo pensava, anzi, nemmeno la rispettava. Uno schiaffo quando non era la cenerentola di casa, un pugno sotto le costole, dentro il fegato, quando il suo bigattolo si gonfiava con grugniti in Home Sound System e le sfregava dentro, ovunque fosse dentro.
All'inizio ringhiava, Assunta, pretendeva spiegazioni, ma l'uomo stimato, quest'uomo che un giorno magari avrebbe imparato ad amarla, diventava furia domestica.
***
Assunta oggi tace.
Oggi seppelliscono il marito, dopo una caduta dal terrazzo di casa. Sesto piano in pochi frammenti, silenziosi, senza nemmeno il tempo di un urlo. Volo di sola andata.
Il maresciallo che l'ha interrogata veste un borghese trascurato, con accento del Sud.
Non è un pericolo.
Assunta era in cantina, la vicina l'ha vista, come avrebbe potuto spingere il marito e trovarsi contemporaneamente nei sotterranei?
Nemmeno a disporre di un passaggio segreto, ha riso l'uomo del Sud.
Assunta non ha deglutito. Non ha temuto per il vano dell'ascensore, per il suo passato di campionessa regionale in ginnastica acrobatica.
No, l'uomo della Legge è mica del Nord.
Sorride Assunta.
Al funerale, oggi, ci sono decine di presenti. Facce scure, molte sconosciute. Uomini con cicatrici negli sguardi.
Il prete chiede di fare presto, perché un violento temporale è in arrivo.
Assunta ha un sussulto, come un singhiozzo.
Non per il freddo.
Il vento si sta gonfiando, lo sente. Il vento è un'orda furiosa che arriva dal Nord.
La tempesta circonda il cimitero con l'astuzia di un agguato improvviso. Rapisce alberi, ghermisce pali della luce.
Gli invitati rotolano come cespugli di carne e sangue contro le lapidi.
Assunta si ritrova nella fossa del marito.
Terra umida, nera, terra nordica che inonda la vista, l'udito, che annebbia il respiro.
In un fremito disperato solleva prima una mano, poi il viso, riemerge e apre la bocca per riprendersi la vita.
La bara del marito oscilla sul ciglio dell'eterna dimora.
La bocca di Assunta rimane spalancata.
E' fotografia di consapevolezza.
Tutto quel legno massiccio, compatto, tutte le sue interiora di morte, tra un istante fhuttutu crolleranno su di lei.
Dal lato Nord della fossa.
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