"Buongiorno, scriviamo infine per esprimere il nostro viscerale parere: "Storie da Città di Solitudine e dal Km 76" è, permettete lo sforzo della sintesi, una cagata pazzesca. Il suo seguito, "Ritorno a Città di Solitudine", ne rappresenta il residuo dopo uno sciacquone difettoso. Sugli altri romanzi di tale "autore" meglio stendere un velo; non pietoso, di carta igienica, ancora. Li abbiamo letti, tutti, masticati a fatica, boli che crollavano insoluti nel colon irritato della prosa. Tempo sprecato, soldi fermentati nel cesso, persistente necessità di bicarbonato. Non comprendiamo, perdonate; cui prodest la notizia sull'uscita prossima del nuovo libro, questo " Sotto la terra qualcosa campa "? Insomma, manca l'idoneità alla narrativa, proprio occultata, sepolta, in terra acida e sterile. Costui può anche ossessionare la propria pagina Facebook e il proprio blog di racconti, a centinaia, a migliaia, ma mai pretenda ...
percorsi a singhiozzo nella landa di Neurotopia