[...] Mi chiedono se conosco la data di oggi. Li guardo. Sorrisi lanciati da una parte all’altra della scrivania, ping pong di dilettanti. Allora, insistono, ci dica. Quello sulla sinistra fa “tic tic tic” a rimo sincopato tra indice e medio sulla plastica. Che giorno è. Oggi, intendono. Lascio perdere la partita di ping pong e vado oltre la finestra. Nuvole grigio topo circondano il mio sguardo. “Tic tic tic”. Signor Mnesico, la voce sulla destra, femminile, dolce. Mi volto. La dottoressa continua a sorridere. Colpisce perché ha una maschera materna e perché i suoi occhi svelano la maschera. Mi guarda come mia moglie guarderebbe uno scarafaggio in scalata sul lavabo della cucina. Se avessi una moglie, intendo. E una cucina, intendo. Il medico al suo fianco ha già rinunciato e osserva la documentazione di una tale Graziella Illusoria, scritto sulla copertina con pennarello a punta l...
percorsi a singhiozzo nella landa di Neurotopia