Democrazia della morte - Salmo I -
Giovanni Sicuranza
Giovanni Sicuranza
Diamogli nome Ernesto e facciamolo ciondolare in sincronia con i sussulti dell'autobus 17, imbottito di sudori, babele di parole imprecate, urlate al cellulare. Il display nero sopra la farmacia della piazza ha un rosso acceso, quasi fuoco, in accordo con la temperatura esterna, che, dice, è di 37 gradi. Nell'autobus, fermentato dalla folla, con i finestrini appena aperti in dispnee d'aria, ci saranno almeno 39 gradi. Ernesto, lo vediamo, suda così tanto che sembra una statua sotto una cascata. Una statua di marmoreo pallore. Ernesto pensa, ci prova almeno, perché al suo interno la temperatura sta sparando oltre i 40 gradi, pensa che ancora una fermata, una sola, e sarà finalmente arrivato alla sua fattoria.
Diciamo che è questo il momento in cui Ernesto muore, muore davvero, così, all'improvviso, anche se la presa rimane ben salda alle maniglie superiori dell'autobus, il corpo che oscilla veloce, più veloce, tra frenate ed accelerazioni, tra le spinte infastidite dei passeggeri. Un anziano gli ficca il gomito tra le coste, secco, rabbioso, e poi c'è quel bambino, che sorride dopo avergli pestato il piede cadavere.
Ernesto inizia a trasformarsi verso la putrefazione, compagno di viaggio di sudati, umidificati, sociopatici, assonnati. Dentro le viscere, è un ribollire di batteri, nuovi, letali.
La bomba ad orologeria è innescata e viaggia tra folle di respiri sul numero 17.
***
Dopo oltre sessant'anni di somministrazione di farmaci negli alimenti, ancora non sappiamo il motivo per cui gli antibiotici fanno crescere tanto in fretta gli animali da allevamento. Del resto, conoscere il motivo è secondario al commercio della carne, del latte e dei derivati.
Una mucca elimina in media una quantità di merda cento volte maggiore rispetto ad un essere umano, lo fa mentre è alimentata con antibiotici, mentre al suo interno si sviluppano germi sempre più resistenti.
Questo succede nelle fattorie. Che i germi sono forti, mutati, e sanno attendere.
C'è sempre un autobus che passa per portarli nelle fermate dell'uomo.
[... continua ...]
Postilla per la buona lettrice e il buon lettore: il romanzo vira, vira di brutto, altrimenti in queste righe condivise ci sarebbe già tutta una trama prevedibile, in chiave ecologista, per quanto probabile e, in termini generici di mutazione-contagio, già avvenuta con ampi esiti letali.
Postilla per la buona lettrice e il buon lettore: il romanzo vira, vira di brutto, altrimenti in queste righe condivise ci sarebbe già tutta una trama prevedibile, in chiave ecologista, per quanto probabile e, in termini generici di mutazione-contagio, già avvenuta con ampi esiti letali.
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