"La morte delle letteratura", articolo di Mentina Audience; dal quotidiano "GattaCiCova"
Nelle lande internettiane si assiste al proliferare dell'autopromozione di scrittori vari. Ed eventuali, occorre aggiungere. Soprattutto eventuali.
Avrete notato, lettrici e lettori, la quantità delle opere esposte o pubblicizzate, gli affanni con cui questi presunti autori mendicano la miseria della propria opera.
Sì, perché scrittori lo siamo tutti, diceva mia mamma, casalinga semianalfabeta in un'epoca di grandi riflessioni. Autori no.
Intendeva, mammina, che nell'attimo in cui compilo la lista della spesa sono una scrittrice. Ma per considerarmi autrice, beh, è come confrontare la palude e il mare.
Similitudine aggiunta da me, cara mamma. Spero tu gradisca.
Allora, afferrato il concetto?
E su Facebook cosa troviamo?
La miseria elevata a opera d'arte. Autoelevata. Eccezioni a parte, per fortuna.
Eppure, vedete, a mio avviso non è nemmeno questo l'aspetto più rilevante.
C'è soprattutto il triste senso del ridicolo che questi scrittori si cuciono addosso e si portano dietro, come fragile vestito da parata.
In molti casi la pessima qualità è già evidente nel modo povero, imperfetto, di presentare l'opera alla curiosità dei lettori. Che, se sono un attimo intelligenti, e non adulatori, rimarranno per sempre "potenziali" lettori.
Ma, dico, leggete una sinossi, un'agonica introduzione all'opera pubblicata. Linguaggio semplice, ripetitivo, eccessivamente aulico e monotono. A volte disseminato di errori, e orrori, da fare invidia a un campo minato.
E poi.
La clonazione tendente all'infinito di quell'unica presentazione, di quell'unica opera, in pochi giorni. Nemmeno la Bibbia è stata presentata in modo tanto perseverante nei secoli.
A questa fiera del patetico, con scrittori affetti da psicosi di protagonismo (la psicosi, a differenza della nevrosi, è malattia di cui non si ha in genere consapevolezza), non sfugge certo il nostro Giovanni Sicuranza.
Oggi il sedicente scrittore riproporrà i video-presentazione di alcune sue opere, convinto di colpirvi.
Non aggiungerà, il sedicente, che si tratta dei libri editi meno venduti in Italia dalla nascita della scrittura.
Buona fuga.
Commenti