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"Sulla sua pagina"

Sulla sua pagina   Giovanni Sicuranza Lo sguardo gli chiede. Riflesso sul buio luminescente dello schermo. Lui lo abbassa.  Ma dimentica di abbassare l'audio. Il documentario non finisce.  - Fallo - implora lui. Parla della morte di un pianeta. Deve finire, no? La mente gli chiede. Tanto vale rialzare gli occhi. Tutto in lui chiede a lui. Sullo schermo agonizzano penombre di un mondo finito. E allora perché il documentario va avanti? - La mia pagina Facebook si spegnerà - singhiozza il diaframma, dal profondo - Proprio come questo mondo. Lo sguardo si allunga in lacrime. Il documentario non ha ancora titoli di coda. La sua pagina, invece. Sì, la sua pagina è già dissolvenza. Tanti iscritti ed ora non sa più cosa come quanto scrivere. - Fallo - chiede ancora.  Il televisore si riempie di nero e di musica solenne. Ma i titoli di coda non arrivano. Quel documentario è più potente della sua pagina. Più visitatori, maggiore capacità di attrarre. L'intestino ha un conat...

Una morale moderna

Vi presento il protagonista di una delle mie prime autopsie. La quarta e la sesta, credo.  Si trattava sempre della stessa persona. Solo che arrivò a completarsi in due tempi distanziati.  C'è una mia proposta di Legge in giro: obbligare i patentandi ad assistere ad almeno un paio di autopsie da incidenti stradali. Sono quelle in cui i corpi diventano meno umani. Spesso per una sciocchezza.  Ah, t ranquilli, la proposta è Legge solo nella mia cabeza.  Una morale moderna                                 Giovanni Sicuranza - Ma non esiste, mummia! – urla il Velocisiero alla guida della sua fiammante autovettura a quattro ruote mordenti e spezza le gambe tremanti di nonna Ingenuità, che con la gioiosa curiosità di una bambina sta barcollando sulla strada per raggiungere un angolo di prato.  C’era una volta un’illusa ed ora che non c’è più ed è solo questo che bisogna ricordare, al...

"300" - il film, la colonna sonora

Dalla statica Wikipedia: "300 è un film del 2007 diretto da Zack Snyder con il supporto di Frank Miller, adattamento cinematografico del graphic novel 300 di quest'ultimo, ispirato a sua volta a un altro film, The 300 Spartans, un racconto semi-storico della battaglia delle Termopili svoltasi nel 480 a.C. Il film è stato girato con la tecnica del chroma key per riprodurre le immagini dell'originale fumetto. È uscito nelle sale negli USA il 9 marzo 2007, mentre in Italia il 23 marzo 2007. Il film è stato presentato al Festival internazionale del cinema di Berlino 2007, nella categoria fuori concorso. 300 era candidato come miglior film agli MTV Movie Awards 2007, e ha vinto il premio come migliore combattimento (Leonida, interpretato da Gerard Butler, contro il mostruoso immortale)". Film che ho molto apprezzato, soprattutto per dialoghi, tecnica e musica. A proposito della suggestiva colonna sonora: "Nel luglio 2005, il compositore Tyler Bates ha iniziato a la...

Vibracall

Vibracall Giovanni Sicuranza Una scavatrice. Nella mente di Lorenza si materializza un sordo senso di fastidio. L'attimo dopo, nel fastidio si apre la ferita della violazione della propria intimit à . La vibrazione è appena accennata, quasi un refolo grugnante nelle orecchie, ma insiste, insiste, profanando il silenzio del cimitero. Di pi ù , la sua preghiera sulla tomba del marito. Le ginocchia di Lorenza, umide, si innalzano, portando sui collant scuri clandestini di terriccio e un piccolo sasso rettangolare, bianco, simile a una lapide. Dove sei, sbotta Lorenza, in piedi, scrutando l'orizzonte. Non è una domanda, ma la seccatura di essere privata del dialogo con Gianfilippo. Gianfilippo parlava sempre, era un lessico mutevole di volumi senza fine. Anche con la moglie, lei in silenzio, ad ascoltarlo, a perdersi nelle parole, lui a costruirle intorno mura e case e metropoli di frasi. Quando è morto stava parlando, in un funambolismo commovente di retorica, durante il d...

"Peste & Taranta" - sinossi di una presentazione

Polvere di silenzi - versione video

Polveri di silenzi

Polvere di silenzi Giovanni Sicuranza Adesso, dopo lo squarcio di un’ora. Proprio adesso che siamo tutti qui, in un inizio che è già fine, e sentite lo splash gorgheggiare lungo le suole. Insomma, non mi dite che non siete sconvolti, che siete abituati a camminare nel sangue e su carne lacerata, come in una giornata di shopping. Certo, mamma televisione e zii quotidiani insegnano che tortura e morte sono rapido spettacolo, ma io non c redo che quanto accade, qui, ora, sia materia per i media.  Prendete quel tipo laggiù, ad esempio, quello che saltella all’ombra del crepuscolo, tra le traverse del binario, nemmeno fosse impegnato in quel gioco che facevamo secoli fa’, non so se ricordate, quello con i quadrati disegnati sull’asfalto e tutti a zampettarci dentro, attenti a non finire fuori casella. Non ricordo come si chiama, se per questo non ricordo tante altre cose, visto che sono morto, ma non voglio distrarvi proprio adesso, insomma, era di quest’uomo saltellante che vogl...