Parola - Giovanni Sicuranza Una sola parola, ripetuta in successione. parola parola parola Piena. Assoluta. La sento arrivare fino allo stomaco, riempirlo così tanto che ogni volta il diaframma si blocca, stupito. Quando ricomincio a respirare, la parola torna. Non riesco a trovare il tempo per capire, qui, piegato sulle mie paure, chino sul suolo dipinto di feci. Attenzione, vernice fresca, si scivola. Nevicano escrementi dai pipistrelli appesi sopra la mia testa. Ma non voglio protestare, sono un tipo adattabile, formamobile, e poi rischierei di svegliarli tutti, centinaia, migliaia, e di essere travolto dalle loro ali ubriache di fame e cecità. Ora basta, silenzio, la parola torna, mi rotola dentro. Il diaframma si inarca di paura. Tace. *** - Lascia perdere, lo abbiamo perso. - Perché? - Perché è morto, direi. - Intendo, perché mai lo ha fatto. - Lascia perdere, ho detto, e vai a casa. Il...