Nessun caso per il commissario Massimo Riserbo
romanzo - incipit - Giovanni Sicuranza
Ascolta, la pioggia che è rabbia sulle vetrate della tua cucina e il cuore, ascolta il tuo cuore, batte rintocchi profondi, bassi, inutili per quelli come te, che non conoscono vita.
Siete una sinfonia gotica, pianoforte e grancassa, pioggia all'imbrunire e cuore nero di malinconia. Ascolta, Massimo Riserbo, dopo potrai pensare ancora alla tua ansia, al tuo essere personaggio, alla follia dell'esistere in prosa e, magari, persino recensito.
So cosa vorresti dirmi dei recensori, tutti; nel bene e nel male, è per causa loro che non volevi tornare; credi che siano i parassiti dell'autore, perché, quando ne elogiano un libro, e quando lo stroncano, vivono comunque riflessi dell'opera, ne hanno bisogno per riprodurre la propria esistenza all'attenzione dei lettori; questo ricordi, e, tum, il cuore va più veloce, e la pioggia è incupita dal coro dei tuoni, ma adesso basta, termina questa ossessione che ti impedisce di tornare tra i miei personaggi; c'è un nuovo romanzo, Massimo Riserbo, e io mi sono impigliato dentro, in un caso che solo tu, tra les misérables che ho creato, forse potrai risolvere. Lascia perdere le recensioni a questo incipit, pareri che indossano sapienza, lettori che scrivono ad altri lettori dall'alto di cataste truciolate in una segheria. Anche per loro troverai tempo, lo farai nel corso di questo stessa storia, te lo prometto, ma ora assecondami. Tu sei il mio personaggio principale, il commissario a cui i lettori dovranno affezionarsi, e per questo ti creo con brillantezza di dialogo, e avrai una storia di amore con sospiri di sesso, in te calerò penombre di malinconia, riflessioni amare, e zuccherifici di lieto fine. O forse no, non ho ancora compreso ogni particolare e, in parte, questa trama dipenderà anche da te. Forza, Massimo Riserbo, mio cliché del noir, dai forma al tuo trench, cela i capelli sotto il borsalino, e affacciati nel Capitolo uno.

C'è già un gatto nero, svelato su uno steccato dal livore di luna; non c'entra con la storia, ma fa molto noir.
Ai piedi dello steccato, stecchito, giace supino un corpo; uomo o donna, ancora non so, è scritto nella pagina dopo.
[...]
Siete una sinfonia gotica, pianoforte e grancassa, pioggia all'imbrunire e cuore nero di malinconia. Ascolta, Massimo Riserbo, dopo potrai pensare ancora alla tua ansia, al tuo essere personaggio, alla follia dell'esistere in prosa e, magari, persino recensito.
So cosa vorresti dirmi dei recensori, tutti; nel bene e nel male, è per causa loro che non volevi tornare; credi che siano i parassiti dell'autore, perché, quando ne elogiano un libro, e quando lo stroncano, vivono comunque riflessi dell'opera, ne hanno bisogno per riprodurre la propria esistenza all'attenzione dei lettori; questo ricordi, e, tum, il cuore va più veloce, e la pioggia è incupita dal coro dei tuoni, ma adesso basta, termina questa ossessione che ti impedisce di tornare tra i miei personaggi; c'è un nuovo romanzo, Massimo Riserbo, e io mi sono impigliato dentro, in un caso che solo tu, tra les misérables che ho creato, forse potrai risolvere. Lascia perdere le recensioni a questo incipit, pareri che indossano sapienza, lettori che scrivono ad altri lettori dall'alto di cataste truciolate in una segheria. Anche per loro troverai tempo, lo farai nel corso di questo stessa storia, te lo prometto, ma ora assecondami. Tu sei il mio personaggio principale, il commissario a cui i lettori dovranno affezionarsi, e per questo ti creo con brillantezza di dialogo, e avrai una storia di amore con sospiri di sesso, in te calerò penombre di malinconia, riflessioni amare, e zuccherifici di lieto fine. O forse no, non ho ancora compreso ogni particolare e, in parte, questa trama dipenderà anche da te. Forza, Massimo Riserbo, mio cliché del noir, dai forma al tuo trench, cela i capelli sotto il borsalino, e affacciati nel Capitolo uno.

C'è già un gatto nero, svelato su uno steccato dal livore di luna; non c'entra con la storia, ma fa molto noir.
Ai piedi dello steccato, stecchito, giace supino un corpo; uomo o donna, ancora non so, è scritto nella pagina dopo.
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Commenti
Massimo Riserbo è un personaggio già noto, a quanto leggo dall'interessante Nonciclopedia:
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Massimo_Riserbo
Miticus.