Il volto fasciato da lente espressioni
ci raduniamo assenti verso il lavoro
La mattina morde guance occhi e desideri
chissà come riesce ad essere così
per tutti vorace
Noi siamo ancora allucinazioni rallentate
calate pesanti in abiti invernali e seriosità
sempreverdi
immobili negli sguardi che tanto già sanno
e privi di rughe intorno a labbra serrate
La pensilina forse ci copre forse no
a nessuno interessa chi lento si adagia
sotto il suo palmo di metallo ricurvo
Aspettiamo l’autobus nel giovane freddo dipinto
di grigio solitario
e nulla più
Poi lei compare senza avviso o invito
diversa e un po’ distante da noi
Danza
Il rimo è trascinante segreto celato da cuffie
La gonna è lunga di colorate onde e soffia sui
movimenti liberi delle anche
La ragazza è sola
E danza
"Incurante della decenza" esclamano occhi seccati di
anziana pellicciosa al mio fianco
"Da vergognarsi" rimproverano occhi pomposi di
professionista cravattato dopo di lei
"Sarà matta" diagnosticano occhi sapienti di ragazza
lampadata che segue nella fila d’attesa
"Sbuff" digerisce l’autobus che ci aspetta nel
suo io apparente
Dall’interno sguardi pieni di maturità si voltano
all’unisono nella scoperta dell’esemplare bizzarro
che sul marciapiede balla il tempo di una musica silenziosa
Tutti i nostri movimenti sono ordinati e convenienti mentre si sale
sull’autobus e le facce di attesa sbiadita
diventano facce di pubblico trasporto
Siamo statue di carne e freddo plasmate da convenzioni e tabù
Goffi in distratte movenze da discoteca
suoni ascoltati cantati e fischiati
in angoli di amicizie amori e solitudini
Ma non in strada non si conviene non si deve
non ora non qui
E la ragazza danza
Sola e bella nel frusciare di gonna e musica
Le portiere si chiudono sul mio viso con quel
rumore serio di vita sociale
frenetica ed anonima
L’autobus parte sdegnato
Ed io rimango sul marciapiede
-Posso ballare con te?- chiedo alzando la voce tra gente silenziosa
-Perché?- sussurra lei con fianchi e parole ondulati
-Perché mi piaci- rispondo nel sapore del suo ritmo
-Tu no-
-Non ancora- aggiunge e mi circonda di braccia capelli e occhi e sorrisi
Allora danziamo e
la gente si scosta
imbarazzata e un po’ intimorita
"Sarà mica
contagiosa follia?"
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