Persone di grande talento e profondità stentano a rendersi conto delle proporzioni immani assunte dall’imbecillità umana. Non che ne neghino l’esistenza, o che la sottostimino: si rendono conto di come il pianeta sia popolato da idioti. Ma vogliono spiegare la stupidità e i suoi effetti come un incidente di percorso, magari macroscopico, ma pur sempre, solo un intoppo lungo il cammino dell’intelligenza. “In effetti, se nessuno, almeno credo, aveva mai analizzato davvero il problema dell’imbecillità, chiedendosi da dove questa derivi, molti si sono dedicati allo studio dei meccanismi che ne assicurano la diffusione, facendo sì che gli stupidi riescano a influenzare profondamente la vita di tutto il genere umano (compresi gli intelligenti). Uno dei più noti moltiplicatori di imbecillità è il cosiddetto principio di Peter (da colui che a sua tempo lo individuò, Lawrence Peter), che recita: “In qualsiasi gerarchia, ognuno tende a essere promosso, finché non raggiunge il suo live...
percorsi a singhiozzo nella landa di Neurotopia