Passa ai contenuti principali

All'ultimo dell'anno


All'ultimo dell'anno (reprise) - Giovanni Sicuranza

"E' una serata che promette, questa. 
Nel ristorante siamo io, la mia ragazza e molti amici, tutti concentrati a questo tavolo, li guardo, sorrido tra i sorrisi, e ancora non so chi vorrei vedere l'attimo prima di morire. Elena è tanto brava nell'impegno civico, quanto nel fare pompe spezza-respiro, e abbiamo una cerchia di coppie che dissertano di politica e di nuovi modelli di cellulari con la stessa ovvietà con cui tutti evitiamo di parlare di morte, della nostra inevitabile morte. 
Nessuno di loro sarà in grado di aiutarmi tra poche ore. Mancano centoventiquattro minuti, li conto da questa mattina, da quando ho preparato la fiala, cenventiquattro per sessanta tic tac e poi la mia coscienza si annullerà nel sempre. 
Io lo so, loro no. 
Non l'ho detto ad Elena, non lo dirò nemmeno a Mirco, il mio amico delle elementari e delle medie e della laurea in medicina, fianco a fianco nelle corsie sudate del Pronto Soccorso, nei ritmi sospesi dei Depositi di Osservazione Salme. Forse sarà lui ad aprirmi, dopo che il cloruro di potassio avrà bloccato il ritmo fragile del mio cuore; lo guardo, Mirco tra gli anni, le mani a disegnare parole nell'aria ogni volta che apre bocca, fosse solo per augurare buongiorno o buonanotte. O addio. Forse saranno le sue mani a firmare il referto di autopsia, a scrivere dei volti nascosti dei miei organi, a dare il nome alla consistenza della solitudine che ha eroso le mie giornate. Ecco Elena, così lontana al mio fianco, così presa dalle ingiustizie sociali da non vedere il vuoto del suo uomo, così abile di lingua, in pubblico e in privato, da non sentire il gusto amaro del mio pianto. Sorridimi, Elena, sorridete, amici, dico, un altro brindisi all'anno che tra poco sarà solo oblio, e bevo, un solo sorso, vino bianco che mi uccide il fiato, il calice offerto ai riflessi lontani del lampadario. Sorridetemi tutti, sorridetemi con i volti dipinti di vita, proprio questo urlo; e chissà se anche la siringa con il potassio brillerà ai lumini funebri intorno al letto" 

[da "Non tutti i gatti hanno nove vite" di Giovanni Sicuranza; 2014; Ed. D.O.S.]

Commenti

Post popolari in questo blog

Esempio di Relazione medico legale. La Valutazione Multidimensionale dell'Anziano

Tolti i riferimenti nel rispetto della riservatezza (vi piace di più "privacy"?), riporto una mia Relazione scritta in risposta al parere negativo del Consulente Medico d'Ufficio, incaricato da un Giudice del Tribunale del Lavoro di rispondere sulla sussistenza dei requisiti per l'indennità di accompagnamento. Non cominciate a sbadigliare, non è troppo tecnica, forse persino utile per comprendere anche aspetti di interesse sulle autonomia della personza anziana (e non solo). Dott. Giovanni Sicuranza Medico Chirurgo Specialista in Medicina Legale cell.: 338-….. e-mail: giovanni_sicuranza@.... Controdeduzioni medico-legali a Relazione di Consulenza Tecnica d’Ufficio del Professore Libro de’ Libris Causa: Itala NEGATA / INPS RGL n. … Premessa. Nella Relazione Medico Legale di Consulenza Tecnica d’Ufficio, redatta il 15.08.2009 in merito alla causa in epigrafe, il professore Libro de’ Libris, incaricato come CTU dal Giudice del Tribunale

Afasia e disabilità. Tra clinica, riabilitazione, medicina legale.

Premessa. 1. La patologia. Il linguaggio è una capacità esclusiva della specie umana e circa 6000 sono le lingue attualmente parlate in ogni parte del mondo. Espressione del pensiero, il linguaggio è il più complesso sistema di comunicazione che assolve alla funzione della regolazione sociale ed alla elaborazione interna delle conoscenze. Tra i disturbi del linguaggio, le afasie abbracciano una molteplicità di tipologie strettamente collegate ai vari livelli di competenza linguistica compromessi (fonetico, fonemico, semantico, lessicale, sintattico e pragmatico). Gli studi sull’afasia iniziano più di un secolo fa quando l’antropologo francese Pierre Paul Broca (1824-1880) utilizza il metodo anatomo-clinico per descrivere, da un lato, le caratteristiche del disturbo del comportamento e, dall’altro, le peculiarità della patologia che ha danneggiato il sistema nervoso di un suo paziente, passato alla cronaca con il nome di “Tan”, unico suono che riusciva a pronunciare, affetto da afasi

In limine vitae

In limine vitae - Giovanni Sicuranza Sa, Alfonso Vasari, Professore della Cattedra di Medicina Legale di Lavrange, che è terminato il tempo dell'ultima autopsia. Tra le dita bianco lattice, tra polpastrelli con ovali di sangue rubino, nei fruscii di tessuti sfiniti, stringe il muscolo più bello e nobile del suo cadavere. Il cuore della donna è sano, anche dopo la fine, nonostante si stia già trasformando in altro. Tre i bambini, tre le giovani donne, uno l'uomo anziano; sette le vite passate alla morte per gravi politraumatismi da investimento pedonale. Tutte avevano un cuore che avrebbe respirato ancora a lungo.  E' delicato, Vasari, mentre lascia andare il muscolo della ragazza nel piatto della bilancia, nero di memorie, di sangue e di organi. 260 chilogrammi, legge sul display verde, e spunta una voce tra gli appunti. Solo un fremito di esitazione, poi con la biro, segna qualcosa, veloce, sussulti blu notte sulla pagina grigia, che potrebbero essere ortogra