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Il gradimento nel Mediocristan



Il gradimento nel Mediocristan
Giovanni Sicuranza

Prendete un brano come "Caos Nero", condividetelo e scrivete "tratto dall'album 'Mediocristan'; Alan Parson Projet; anno 2012". 
Ora prendete un racconto come "Bonsai" o un libro come "Storie da Città di Solitudine e dal Km 76"; scrivete che è un e-book scovato nella bibliografia sotterranea di Nicolò Ammaniti, o di Stephen King, o di chiunque sia il vostro autore (surreale) preferito. 
Entro certi limiti (soggettivi), ma indipendentemente dalla qualità, queste mie autocitazioni andrebbero verso le vendite. Verso la notorietà. 
Non ci credete? Provate numerosi, fino a quando non arriveranno smentite e forse anche oltre. 
In altri termini: decretiamo la celebrità dell'arte (non solo) in  base al vantaggio cumulativo, di cui accennavo nei precedenti post. 
Se l'opera è di un autore noto, a prescindere dal suo effettivo valore, attrae molto più e rafforza ulteriormente la conoscenza dell'artista. 
Quando le ridate reale attribuzione, quando cioè la svelate generata da un esordiente-emergente, ecco che l'opera suscita minore interesse, fino all'indifferenza. 
Salvo eventi rari, per cui qualche sconosciuto sfreccia nel gradimento. Temporaneamente o meno. Con merito o meno. 
Provate a pensarlo, provate davvero a credere questo: "Cigni Neri nel Mediocristan", che vi sia piaciuto o meno, non è di Giovanni Sicuranza. 
E' di Vangelis. 
Quanti "mi piace" inserireste?

Commenti

Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Qualcuno potrebbe notare che cerca di leggere, ascoltare, vedere opere di sconosciuti.
Lodevole, ma mi riferisco a effetti cumulativi e eventi cumulativi. Al serbatoio di gradimenti, quello in grado di spostare notorietà.

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