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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

"bella donna" da "La neve defunta"

" belladonna" tratto dal romanzo assoluto " La neve defunta " di Giovanni Sicuranza *** Valentina e la tazza di caffè hanno un sussulto. La donna allarga le braccia, lancia uno sguardo verso l’alto, la tazza si gira a pancia in su, vomita il liquido nero sulle vesti di lei e la plastica del tavolo e si accascia al pavimento. - Non si preoccupi – Valentina sente la voce di Ascario – era solo lo sfrigolio di un insetto contro il neon. - Già – ammette lei, si affloscia sulla sedia, sente il volto che diventa fiamma, osserva la tazzina reclinata su un fianco. Sembra intatta, insomma, a parte un rivolo di caffè che ancora le esce, le esce come sangue nero dalla bocca , pensa, e subito distoglie lo sguardo. Ascario la fissa. Immobile. Attento. Intenso. - Per fortuna avevo già bevuto quasi tutto – annaspa lei. – Il suo viso ha lo stesso colore di chi prende la belladonna in dose eccessiv

La neve defunta - bella donna

bella donna , estratto dal romanzo assoluto " La neve defunta " di Giovanni Sicuranza ... *** La tazza è sul tavolino, tranquilla, avvolta dai loro sguardi. Tutto intorno, la stanza è un sussurrio di ombre distorte dalla fiamma di una candela. - Nostra figlia aveva ragione. Il sapore è gradevole. - Ne verso ancora, allora. - Aspetta. Guendalina allunga una mano sul braccio del marito. - Accendi le altre candele. - Sicura? Credevo volessi fare tutto all’ombra che più ombra non si può – ridacchia Ascario, l’infuso già inclinato verso la tazza. In realtà l’idea di un’unica candela ad illuminare questa lunga sera che scende sulla vita è stata proprio sua. - Non tirarti indietro, Ascario – la mano stringe ancora di più sul braccio, stringe, lo costringe a posare l’infuso sul tavolo – Preferisci non vedere la mia trasformazione, come se non lo sapessi, ma, ricorda, è la stessa che cambiato nostra figlia. Ascari