Il mio incipit - Giovanni Sicuranza Nel buio della notte, Charles Pierre Sicuranzaire si ferma. Le mani sembrano ragni albini, inermi, tra le zolle alfabetiche della tastiera. Quando apre gli occhi, e li inarca fino alla prima riga del word, il petto si dimentica di respirare. " Nel buio della notte ", pensa, " Nel buio della notte ", ridonda. E si affloscia, il mento una circonvoluzione di grasso sul petto, le mani che crollano, come rami spezzati nella tomba delle tasche. Un repentino calcio a tutte le righe successive ed è questo che vuole, rimanere solo, solo nel bianco della pagina. - Mi rifiuto di continuare - dice - "Nel buio della notte", ma che incipit è? Andrà bene per i romanzi da vetrina, i "consigliati", i "consumati", quelli già dimenticati in una settimana. Charles Pierre Sicuranzaire si umetta le labbra, la lingua bianca come le mani, come le righe cancellate. - Dai, sono un personaggio ...
percorsi a singhiozzo nella landa di Neurotopia