10 agosto 2011, Isla del Diablo. Gentile Sig. Edgar Trenz , ho appena ricevuto una fornitura di nidi di rondine per il mio ristorante e mi affretto a scriverLe, stupito per i motivi che capirà non appena si sarà rimesso dall'intervento e potrà infine leggere. Come Le avranno riferito i Suoi fedelissimi lavoratori, ho effettuato l'ordine alla Sua Ditta "Vicende di Trenz" ieri pomeriggio e, dopo solo venti ore, mi ritrovo tra le mani un pacco imballato con cura, consegnato da un sorriso smagliante, quasi vero, con la devozione stampata sui denti neri. Ho allungato una mancia di pochi euro a quel sorriso, lui si inchinato, tanto da sbavarmi sulle ciabatte, e, certo per l'emozione, persino il suo sedere mi ha omaggiato con un lungo peto. Per qualche secondo una nube nera, fetida come il gorgonzola prodotto dalla Ditta a Lei concorrente, "Le bastardate di Trenz", ci ha uniti. Ho provato compassione e amore per questo Suo fattorino, tanto da decidere di tene...