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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Saltimbanco

Saltimbanco - Giovanni Sicuranza Voglio fuggire dalla cornice del mio sguardo,  oltre l'eco di questi respiri imprecisi,  mentre l'aria mi osserva, si dispone  intorno al mio corpo e lo seziona  lungo ellissi affamate.  L'attesa dilania la salma del tempo.  (immagine: surrealismo di José Moreno Villa , 1887-1955)

La memoria della terra

La memoria della terra – Giovanni Sicuranza La tazza vermiglia, dubbiosa sul baratro del tavolo. Lo sguardo la accoglie, un sospiro informa l'encefalo, la mano tardiva giunge in soccorso. Caos, facce rosse, emorragiche, facce bianche, esangui, lato esterno e lato interno, frammenti della tazza che fuggono alla cieca nel panico dell'impatto al suolo. Un liquido nero come sangue carbonizzato si aggira pigro tra le rughe del pavimento. Osservi il ricordo del tuo caffè, sbuffi e fa lo stesso, ti affacci alla finestra della cucina come ad ogni risveglio. Dai piani di sopra qualcuno ha spinto una massa carnosa, no, l'impatto sulla tua auto è quello di un vaso in terracotta, adesso lo riconosci, è già il terzo da ieri sera. Sbuffi, non importa, una camicia da notte pallida si affaccia al balcone di fronte, il contenuto nemmeno ti osserva, non un saluto. Scavalca il confine tra la massa e l'aria, si trasforma rapido, prima un peso nel vuoto, poi una