Passa ai contenuti principali

Loser

Loser – Giovanni Sicuranza

Ho scelto di innamorarmi di Dolores O’Riordan.
La ascolto ogni giorno, ancora di più da quando è affogata, e canto dopo canto mi sento più attratto verso la sua armonia.
Lei è l’inno che innalza la Morte.
Dolores cantava “Ode to my Family” e mio figlio spegneva la prima candelina di compleanno e l’attimo dopo le fiamme lo facevano urlare.
Lei costruiva archi di suono e la voce di mio figlio, in confronto, era così sgraziata, che io, schiumoso di rabbia, gli ho dato una sberla, ho urlato a qual visino di lacrime e fiamme di smetterla, di essere all’altezza di Dolores almeno nel momento della morte.
Un fallimento.
Anche Dolores è andata avanti solo pochi mesi, so del suo entusiasmo, del nuovo album che stava realizzando con i Cranberries, eppure è morta. Mio figlio tra le fiamme, lei nell’acqua.
Ed eccoci qui, tu, io; forse chi legge e rimarrà nella trappola del rito.
E’ da ieri notte che la tua voce abbraccia la mia desolazione.
“Zombie”, “Salvation”, “Free to decide”, “Salvation”, “Salvation”.
Manca poco, poco davvero, Dolores mia cara, Stay with Me.
A mezzanotte si celebra la fine dell’anno, è un rito di fecondità, che per nascere ha tuttavia necessità di affrontare la morte.
Le campane, i petardi, sono suoni che servono a questo, servono ad allontanare i morti. La gente non lo ricorda; sa del cenone, degli auguri tra i social, sa dei balli, e nemmeno sa che persino lo schiocco del tappo dello champagne è anche questo un rito sonoro per spaventare i morti.
Il loro tempo, il tempo dell’autunno e dell’inverno profondo termina tra poche ore, dopo sarà rinascita, per questo sono nati i riti; brucia il vecchio, gettalo dalla casa, riunisciti con i tuoi cari e ridi e canta e balla con il mondo, tieni lontano la morte che passa, spaventala con i suoni. Ecco i nostri riti apotropaici, strategie per allontanare i defunti, o altre creature degli inferi, che sono punto di unione tra credenze pre-cristiane e usanze attuali.
La nebbia della campagna d’Irlanda mi protegge dai rumori, è come una camera anecoica che esalta le pulsazioni veloci delle mie arterie, le riverbera e le rende simili ad un coro interiore, segreto, ingrato.
Qui sono lontano da ogni suono esterno che possa allontanare i morti.
Mi siedo sull’erba che sa di lacrime e ti attendo, Black Widow, ti attendo e non ti lascio più.
(in memoria di Dolores O’Riordan e dei vostri riti apotropaici)



Commenti

Post popolari in questo blog

Esempio di Relazione medico legale. La Valutazione Multidimensionale dell'Anziano

Tolti i riferimenti nel rispetto della riservatezza (vi piace di più "privacy"?), riporto una mia Relazione scritta in risposta al parere negativo del Consulente Medico d'Ufficio, incaricato da un Giudice del Tribunale del Lavoro di rispondere sulla sussistenza dei requisiti per l'indennità di accompagnamento. Non cominciate a sbadigliare, non è troppo tecnica, forse persino utile per comprendere anche aspetti di interesse sulle autonomia della personza anziana (e non solo). Dott. Giovanni Sicuranza Medico Chirurgo Specialista in Medicina Legale cell.: 338-….. e-mail: giovanni_sicuranza@.... Controdeduzioni medico-legali a Relazione di Consulenza Tecnica d’Ufficio del Professore Libro de’ Libris Causa: Itala NEGATA / INPS RGL n. … Premessa. Nella Relazione Medico Legale di Consulenza Tecnica d’Ufficio, redatta il 15.08.2009 in merito alla causa in epigrafe, il professore Libro de’ Libris, incaricato come CTU dal Giudice del Tribunale

Afasia e disabilità. Tra clinica, riabilitazione, medicina legale.

Premessa. 1. La patologia. Il linguaggio è una capacità esclusiva della specie umana e circa 6000 sono le lingue attualmente parlate in ogni parte del mondo. Espressione del pensiero, il linguaggio è il più complesso sistema di comunicazione che assolve alla funzione della regolazione sociale ed alla elaborazione interna delle conoscenze. Tra i disturbi del linguaggio, le afasie abbracciano una molteplicità di tipologie strettamente collegate ai vari livelli di competenza linguistica compromessi (fonetico, fonemico, semantico, lessicale, sintattico e pragmatico). Gli studi sull’afasia iniziano più di un secolo fa quando l’antropologo francese Pierre Paul Broca (1824-1880) utilizza il metodo anatomo-clinico per descrivere, da un lato, le caratteristiche del disturbo del comportamento e, dall’altro, le peculiarità della patologia che ha danneggiato il sistema nervoso di un suo paziente, passato alla cronaca con il nome di “Tan”, unico suono che riusciva a pronunciare, affetto da afasi

In limine vitae

In limine vitae - Giovanni Sicuranza Sa, Alfonso Vasari, Professore della Cattedra di Medicina Legale di Lavrange, che è terminato il tempo dell'ultima autopsia. Tra le dita bianco lattice, tra polpastrelli con ovali di sangue rubino, nei fruscii di tessuti sfiniti, stringe il muscolo più bello e nobile del suo cadavere. Il cuore della donna è sano, anche dopo la fine, nonostante si stia già trasformando in altro. Tre i bambini, tre le giovani donne, uno l'uomo anziano; sette le vite passate alla morte per gravi politraumatismi da investimento pedonale. Tutte avevano un cuore che avrebbe respirato ancora a lungo.  E' delicato, Vasari, mentre lascia andare il muscolo della ragazza nel piatto della bilancia, nero di memorie, di sangue e di organi. 260 chilogrammi, legge sul display verde, e spunta una voce tra gli appunti. Solo un fremito di esitazione, poi con la biro, segna qualcosa, veloce, sussulti blu notte sulla pagina grigia, che potrebbero essere ortogra