Oscilla - Giovanni Sicuranza
Ah, ecco l'uomo.
Rimane sospeso come sacrificio d'agnello,
oscilla dove il vento lo accompagna e, dolce,
sempre torna indietro.
Accoglie il richiamo della fune,
che gli bacia il collo, se lo porta
intorno alle ferite del faggio,
e con lei attende, impiccato.
Ad ogni imbrunire del bosco
questa carne d'uomo oscilla.
Ecco l'uomo.
Già riprende, adesso,
piano.
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