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Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

Rosa dei silenzi

Rosa dei silenzi - Giovanni Sicuranza E brava Rosalinda, che prima inzuppa le labbra nel brodo vegetale, poi le morde, lenta, fino a trovare il sapore del sangue.  E socchiude le palpebre, le iridi piene di grigio, che nemmeno i quarti di luna sanno tanto di poesia.  E geme, bella come geme; la natura mica conosce un suono così fragile e pieno e  il vento si fa muto e il giorno perde la vista.  E' notte quando Rosalinda inizia la giornata, ancora è notte quando la termina dentro la bara di raso. A volte Rosalinda sente il richiamo della predazione.  Scosta una tendina, gela i vetri con l'assenza del respiro, e la finestra non basta più a contenere la sua ombra famelica.  Però si trattiene.  Lungo le strade non ci sono più mammiferi caldi.  La sua specie preferita si è trasformata.  Sì, migra ancora da un luogo all'altro della città, ma si è fatta frenetica, silenziosa.  Il sangue dell'Homo Sapiens ha perso di consistenza, il suo sapore