Götterdämmerung - Crepuscolo degli Dei
Sole e Luna si cercano, devi capirlo, vogliono proteggersi, sono inseguiti dagli enormi lupi Skoll e Hati, nutriti da Angrboda con il midollo spinale di assassini e traditori della nostra terra.
Oggi, vedi, i predatori sono più vicini di ieri, molto di più, e domani, forse, basterà poco, un ultimo slancio.
Poi le fauci dei lupi si chiuderanno a stritolare la vita. Il sangue di Sole e Luna si riverserà sulla Patria nostra, le stelle cadranno dal cielo e Fenrir, il lupo sommo, legato dagli Dei con Gleipnir, il nastro di seta dei Nani, tornerà infine libero, tanto furioso e devastatore da fare amare la morte. Così periranno Odino e Thor e Heimdall e Tyr, così avrà fine il nostro mondo millenario.
Lo chiamano Götterdämmerung, tutto questo, figlio mio, e durerà secoli di buio e di sangue, fino alla comparsa di una donna, che chiamerete Lif, e di un uomo, che chiamerete Lifthrasir.
Non farete loro del male, non più, perché nella loro discendenza ritroverete il futuro della Terra e della purezza della nostra razza.
Questo ricordo delle parole di mio padre, nella notte di inizio giugno millenovecentoquarantaquattro, e che il vento sulla spiaggia di Côte de Nacre era gelido come le sue mani, uccise dalla gangrena nella ritirata dalle lande dell'Est, e anche il pallore del suo viso, ricordo che sfidava quello madreperlaceo della riva.
Eravamo tutti insieme, quella nostra ultima notte, ad osservare l'eclissi, uomini e cani, il nostro esercito, la nostra guardia, a centinaia sulla costa, gli occhi oltre l'orizzonte.
Noi uomini radunati come un grande gregge.
I cani, nelle ombre immobili, che sembravano lupi.
Gio_S
dal romanzo "Democrazia della Morte", Giovanni Sicuranza (sparso nella pagina e radunato al link
http://www.sicuranza.blogspot.it/search/label/Democrazia%20della%20Morte )
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