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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

La larva gradassa

Nel nulla della fossa c'è qualcuno che bara è la larva gradassa e nel tuo corpo se la spassa

Sei venuta di novembre

Sei venuta di novembre e la Morte ha riaperto le case. Il tuo respiro è il vento su Lavrange, il tuo corpo ombra di ogni memoria. Si muore per strada, nelle scuole e in chiesa e non rimane pianto sotto la campana sfinita. Sei venuta e rimani, feconda di miasmi, con i seni turgidi di pestilenza e la terra tra le gambe, umida e nera, ad accogliere corpi. ("nenia di cimitero", anonimo su nastro sonoro; biblioteca di Lavrange, 1918)

Nessun caso per il commissario Massimo Riserbo - dal romanzo

Nessun caso per il commissario Massimo Riserbo Giovanni Sicuranza Primo incipit - failure Lo stacanovista vede chi è in vacanza come un corpo estraneo e il massimo del fastidio sei tu, che hai deciso di vagabondare per trentuno giorni leggeri di niente. Eccolo il suo moto fugace, una smorfia di rigetto acuto; no, realizza meglio, hai condiviso su internet le foto di quanto te la godi, di quanto nulla ti stressi, e il rigetto  ha un balzo, diventa iperacuto, si trasforma in un raggio missile. Chi vive per lavorare, per scelta o per necessità, vorrebbe plasmare a sua immagine e sudore chi lavora per vivere; ti licenzierebbe, se potesse, ti estinguerebbe dal mondo. Nella più tollerante delle prospettive, ritiene che tu sia uno scarto ambientale. Il problema dello stacanovista non è esistere come stacanovista, è che i suoi ritmi di lavoro devono essere i tuoi; se lui lavora sabato e domenica e tu resisti, sei fuori; se ti prendi un mese di ferie, sei uno sconsiderato.