Scie - Giovanni Sicuranza
I tuoi passi rugosi sulle cicatrici del sentiero, i tuoi passi che apprendono la stessa paura dei progenitori, come passi antichi d'Africa.
Scappa, non guardare indietro, lascia nella neve la tua mente, è troppo piena del grasso respiro della strega. Nostra Signora della Fossa è rimasta nella casa marcia di Lavrange, attende, ma forse ancora non avverte il mediatore chimico tra i tuoi passi e il tuo freddo sudore, questa scia lasciata dal tuo essere preda. Però, lo sai, vero?, l'aria si riempie in fretta; quest'aria che sanguina notte, ferita dal vento, quest'aria che bussa alla porta di Nostra Signora della Fossa e le offre la tua adrenalina come desiderio di cibo [...]
[dodici righe dal romanzo "Nostra Signora della Fossa" di Giovanni Sicuranza, nostro scrittore della muffa]
I tuoi passi rugosi sulle cicatrici del sentiero, i tuoi passi che apprendono la stessa paura dei progenitori, come passi antichi d'Africa.
Scappa, non guardare indietro, lascia nella neve la tua mente, è troppo piena del grasso respiro della strega. Nostra Signora della Fossa è rimasta nella casa marcia di Lavrange, attende, ma forse ancora non avverte il mediatore chimico tra i tuoi passi e il tuo freddo sudore, questa scia lasciata dal tuo essere preda. Però, lo sai, vero?, l'aria si riempie in fretta; quest'aria che sanguina notte, ferita dal vento, quest'aria che bussa alla porta di Nostra Signora della Fossa e le offre la tua adrenalina come desiderio di cibo [...]
[dodici righe dal romanzo "Nostra Signora della Fossa" di Giovanni Sicuranza, nostro scrittore della muffa]
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