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De rerum bellico


- Hai saputo? "Sotto la terra qualcosa campa" esce tra pochi mesi.
- Ci riguarda, mandibolina mia?
- Certo che con te ci vuole proprio una pazienza infinita. Dicono che la morte è trasformazione, la spacciano persino per necessità evolutiva, ma tu sei l'eccezione.  Il romanzo non sarà niente di che, al solito, il punto è che si narra anche della strega, di Nostra Signora della Fossa. 
- Bene, mandibolina mia, la aspettiamo al varco dei mondi e le rendiamo pan per focaccia, coperto incluso.
- Ascolta, cranio vuoto, io intendo dire
- No, ascolta tu, mandibolina. Nei romanzi, nei film, gli spettri fanno fuori le persone come stecchini e nessuno trae la conseguenza più ovvia; non gli spettatori, non i lettori, ehm, scrittori e sceneggiatori, poi, te li raccomando. 
- Questo è vero; non gli spettri, soprattutto. 
- Già, quanta idiozia in questo narrare. Uccidono pagine di uomini, massacrano pellicole di ragazzini, ma, dico, poi mai uno di questi assassini dall'oltretomba che si guarda le spalle. Con tutte le morti che procurano, con la loro dogmatica vendetta, mai uno che si rende conto di avere creato schiere di nuovi spettri. 
- Spettri rancorosi, deceduti di morte violenta; spettri che hanno tutta l'eternità per vendicarsi proprio di quei fantasmi che li hanno privati della vita.
- Allora aspettiamo che esca la strega, lei che ci ha ucciso a pagina sette e nove del nuovo romanzo di questo Sicuranza; le mordo i denti marci, li stacco uno ad uno, lo faccio nei secoli dei secoli.
- Uh. 
- Beh?
- No, aspetta, teschio vuoto, cercavo di spiegarti prima che mica esce lei, la strega, no; ti avevo detto che esce "Sotto la terra qualcosa campa", non hai sentito il virgolettato? Tra pochi mesi esce solo il romanzo del solito Sicuranza.
- Oh, io che credevo, insomma, bah!, "Sotto la terra qualcosa campa", eh? Allora sai che ti dico, mandibolina mia?
- Sono tutta un lobo temporale.        
- Possiamo tornare alla nostra tanatometamorfosi. In quel libro ci siamo stati, non ha spessore, è un ectoplasma narrativo, non lascerà impronta, memoria, niente di niente, rimarrà esumato nell'oblio del virtuale. E noi mai, mai più, ritroveremo Nostra Signora della Fossa. 

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