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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

Virus zombie

" World War Z: un virus zombie è davvero fantascienza? " di Christine Dell'Amore: http://www.nationalgeographic.it/scienza/2013/06/27/news/world_war_z_un_virus_zombie_davvero_fantascienza_-1717839/?ref=fbng Ipotesi interessante, quella dell'articolo del National Geographic, mantenuta a livello divulgativo e per l'ennesimo romanzo a proposito (mio incluso)  Personalmente, pensavo che per la trasformazione bastasse mangiare una settimana da McDonald's. Ah, sì, sto leggendo "World War Z" e, dopo le prime trenta pagine, inizio ad entrare nell'atmosfera; nel frattempo, tanto per non tralasciare altre atrocità sopite, leggo anche il saggio di Focardi, "Il cattivo tedesco e il bravo italiano - la rimozione delle colpe della seconda guerra mondiale". Dimentico qualcosa? Ma certo, una mia ipotesi sulla realtà degli zombi, di seguito riproposta: Dove esistono gli zombies - Giovanni Sicuranza All'inizio dell'evoluzione, il

Un bel romanzo

Un bel romanzo  Giovanni Sicuranza Attenzione, finalmente in questo mio romanzo ci sono raggi di sole, anime serene e i colori pastello dell'amore. In questo romanzo, le frasi sono cohelianamente corrette e il protagonista è già sulla prima riga, seduto al molo della spiaggia; immobile, ascolta il canto libero delle onde sulla scogliera e pensa "solo chi attende oltre l'orizzonte trova il vero amore, perché il vero amore dura fino al canto di tutti gli oceani del mondo"; questo pensa e poi pensa anche tante altre dolci parole, fino a ricoprire ogni cioccolatino, fino a riempire ogni mulino bianco del buon lettore.  E' un bel romanzo, il mio, perché va avanti così, soave, melodia delle onde del mondo, acquerello delicato.  Solo a pagina 180 il protagonista si ricorda dei pesci e allora ha un sobbalzo, tanto inatteso da fare scricchiolare le assi del molo, forse del mondo; seduto sull'ultima riga, rammenta di averle lasciate in auto, le prede, tu

Dal primo pianto (riedit)

Vagiti Giovanni Sicuranza Molto prima che percepiscano il mondo, io riempio gli occhi dei figli. Sono la prima ombra che vedono, per questo piangono.  Io sono il loro vagito. Così lungo. Inconsolabile.   Mamma e papà sorridono, si gonfiano di gesti inutili, fugaci. Loro non smettono, avvertono la mia presenza.  Mamma e papà insistono, vedono con gli occhi dell'abitudine, non ricordano più il mio buio.  Non ricordano che io inizio da ogni primo pianto.

Scritto con la carne

Il proprio romanzo come un frammento d'anima? Fate voi, personalmente rifuggo da questi slogan intimistici; per alcuni saranno veri, per altri, suppongo, luoghi comuni, adattabili ad ogni circostanza e, in ultima analisi, privi di spessore (perdonerete il volontario accostamento di "spessore" con "anima", se in un'anima credete)  Il mio libro è più come un corpo altrui, un corpo attraente, da possedere, da scrivere con la carne, anche più volte, purché senza aneliti di anime, senza dichiarazioni di amore; scritto uno, desidero già il prossimo romanzo in un piacere fedigrafo.  [immagine: "Le nevralgie costanti" di Thomas Marcolongo]

L'ultimo spettacolo - riedit

L'ultimo spettacolo - Giovanni Sicuranza - Mi prendi in giro? - Domanda al pubblico. Ti sembro uno che scherza? - Lascia stare il pubblico, hai preso una piega troppo personale, ora.  - Solo perché ti ho suggerito di suicidarti, qui, sul palco? Non mi sembra personale, amico, nemmeno un po'. Anzi, adesso la tua morte riguarda tutti.  - Scusate il fuori programma, gentile pubblico, al mio partner piace stupire.  - Al tuo partner piace dare volto alle situazioni.  - Vogliamo continuare con la scaletta? - Sì, quale? Quella che hai usato per entrare nella casa delle ultime vittime? Quella che hai costruito per innalzarti socialmente, maschera del tuo sangue da predatore? - Eh, eh, certo, certo. Gentile pubblico, si tratta di una variazione sul tema. - Il serial killer delle coppie, così ti chiamano i media. Fantasia, zero. Ma eccoti qui, nel tuo splendore assassino.  - Ora basta, ci stai spaventando. E' ignobile.  - Oh, ma tu desideri fermarti.

Titoli di code varie

Ciao, per chi vuole condividere la mia pagina, o le immagini con i relativi argomenti, ecco i link:  1)  https://www.facebook.com/Scrittura.Sicuranza 2) https://www.facebook.com/Scrittura.Sicuranza/photos_stream Qualche link di riferimento per chi vuole rintracciare on-line alcuni miei libri (l'elenco è incompleto, se volete verificare la vendita in altri store, consiglio la ricerca del titolo del libro, o di "Giovanni Sicuranza", in motori di ricerca come Google.it):  1) http://www.ibs.it/libri/sicuranza+giovanni/libri+di+giovanni+sicuranza.html 2)  http://www.inmondadori.it/libri/Giovanni-Sicuranza/aut00527057/ 3)  http://www.lafeltrinelli.it/catalogo/aut/1093540.html 4)  http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/autore-sicuranza_giovanni_.htm 5)  https://itunes.apple.com/it/artist/giovanni-sicuranza/id497358577?mt=11 6)  http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&search-alias=digital-text&field-author=Gi

Sospensio

Ultimi mesi, stress in incremento, necessità di distrarre gli apparati neuronali e sensi vari con piaceri diversi dalla scrittura al PC; inoltre, con l'energia residua, o scrivo qui, o mi dedico al prossimo romanzo, almeno se voglio che sia edito prima dell'aumento dell'IVA. Insomma, la premessa per annunciare che sospendo il blog, temporaneamente, suppongo, magari per pochi giorni, per poche settimane, forse per un-due mesi, chi può scriverlo? Il solito, testardo, invito è a leggere i miei numerosi deliri; credo che, argomento dopo argomento,  potreste averne fino a tutto il 2014 (il che non è il massimo della prospettiva)  Se volete, e questo non sarebbe male, oppure non sarebbe e basta, condividete la pagina, i racconti, qualcosa, insomma. Fatelo nella vostra bacheca, rompete le balle ai vostri amici, ai conoscenti, ai gruppi di lettura, mano inclusa in mancanza di meglio.  Dimenticavo, visto che in genere alcuni best-seller che compriamo per l'estate s

Salute al Duce! - Giovanni Sicuranza

Salute al Duce!  - Giovanni Sicuranza Mio nonno, mi raccontavano, era un gentiluomo e amava il vino rosso, corposo, quasi più di nonna. In paese, ai tempi, gli squadristi incitavano i contadini, tutti educati come mio nonno, urlando "Salute al Duce!". Nonno e i suoi compagni per educazione alzavano il fiasco di vino e, anche se avevano  votato socialista, rispondevano "Alla salute del Duce!".  Al primo raduno di massa, era il 1935 e c'era aria di Impero, mio nonno si trovò a Roma, in visita al fratello, che, da buon fascista, non solo non gli permise di perdersi il momento solenne, ma fece in modo di trovargli un posto tra le prime file in attesa della comparsa del Duce.  "Salute al Duce!", fu l'ordine dei microfoni. E, mentre la folla oceanica diventava un unico braccio teso al cielo, mio nonno si arrampicò lesto su un palo della luce, innalzò la bottiglia di vino rosso, con i suoi riflessi sanguigni alle luci dell'alba, e rispose &

Olio e Aceto su Tela

Olio e Aceto su Tela - Giovanni Sicuranza Amedeo era abile nell'olio su tela; dopo il corso di cucina, pensò di avere trovato la strada del successo, perché avrebbe dato ad ogni sua opera il sapore dell'olio DOP.  Amedeo aveva talento, forse sì, e volontà, certo che sì, ma questi aneliti evolutivi si esprimevano in una combinazione fatalmente malaticcia.  L'artrite reumatoide aveva iniziato a divorargli le dita già durante i primi disegni a scuola elementare ed era così vorace che si adattò bene all'ambiente del corso di cucina, e accelerò il suo decorso maligno; eppure Amedeo andò avanti, sfumatura dopo dolore, rosso ibuprofen, amalgama di urla su tela. Lo sforzo di un anno dedicato al primo quadro, aveva reso le mani due pezzi di legno, nodosi, pulsanti inquietudine, testardi ad ogni cura. All'alba del trecentosessantacinquesimo giorno, un'alba di inizio novembre, Amedeo si accasciò sulla tela, i residui dell'olio a sfrigolare sulle dita, così de

Se, per esempio,

Ma anche in molti altri punti vendita on-line; ma anche in e-book; ma anche, su ordinazione, presso oltre milleduecento librerie "fisiche" - inclusi circuiti Feltrinelli e IBS -; ma anche se tutto questo non vi interessa, qui vi attendono i miei personaggi:  http://www.ibs.it/libri/sicuranza+giovanni/libri+di+giovanni+sicuranza.html A bassa voce, il canale di Giovanni Sicuranza su Youtube:  https://www.youtube.com/user/lacero67/featured?view_as=public  , canale di scolo narrativo. 

Come un best-seller

Come un best-seller Giovanni Sicuranza - Buongiorno.  - Buongiorno - fa lei, con slancio, nonostante i tendini del viso, intorno alla bocca, attraverso gli zigomi, nelle fosse delle orbite, tutti, siano al punto di rottura.  L'uomo di fronte è di sicuro l'ennesimo rompiballe, lo è per definizione, altrimenti la risparmierebbe al termine del turno di lavoro. - Dica - tono registrato, lo scricchiolio di un sorriso - In cosa posso esserle utile? Anche l'uomo le sorride, di quei sorrisi di circostanza che potrebbero anche trasformarsi in seccature. Sorregge un libro, anzi, lo sfiora appena, lungo i fianchi, con dita lunghe, nervose, pallide, dieci vermi albini su coste di carta.  Lei lo prende, lo solleva dal bancone, un romanzo di oltre quattrocento pagine, e fa per passarlo attraverso il decodificatore, ma si blocca, esita, deglutisce, indietreggia.  - Mi scusi, signore - un matto, cazzo, io voglio solo tornare a casa - mi permetta, ma questo libro - vog

Uomo senza meta

Uomo senza meta Giovanni Sicuranza Come un viaggiatore  che prima  della partenza  si riempie  gli occhi  di nuvole e  voli di uccelli  di vento e pioggia  sulla terra  d’autunno  io ti guardo  donna  sfiorata da  mani di parole  prive  di pudore  che giacciono  calde su lembi  di carta e  narrano luci  su corpi  d’amore Io mi distendo  donna  nel bosco del  tuo sentire prima di un  altro sole  e ti dipingo  di memoria e  desiderio  ammutolito Per poi alzarmi  e svanire vuoto di valige Perché sono tatto sangue emozioni  perché non posso  restare adagiato  sul velo incerto  del tuo mondo  come dedica  sottile  in un fremito  di frasi  che nulla  sanno dire del gusto di un tuo bacio [immagine: "Viandante sul mare di nebbia", olio su tela  di  Caspar David Friedrich; 1818]

Buonanotte

Hai inserito un nuovo post?  La tua bacheca lo accoglie e lo sottrae  allo scorrere del tempo. Oltre la tua morte. Buon respiro.

Cavallette sul selciato - con nota dell'autore -

" Cavallette sul selciato ", da " Storie da Città di Solitudine e dal Km 76 ", Giovanni Sicuranza; Youcanprit-Boré; 2010 Le cavallette piangono sul selciato.  Il dottor Santino si sorprende sempre in questa illusione estiva quando percorre con passo incerto il sentiero che dalla strada provinciale porta all’ingresso del cimitero. Nei brevi tratti rettilinei in salita, nelle curve ampie di serpente assonnato, ascolta il lento cri-cri della ghiaia sotto i passi, che alle sue orecchie diventa il lamento di cavallette nascoste intorno alla meta. Anche in questa giornata di livido inverno. *** È triste, il dottor Santino, di una tristezza lontana, che quasi non lo riguarda più, tanto è entrata a far parte di lui negli anni di percorsi intorno al cimitero del paese e al dolore della gente. La morte è diventata dialogo e psicanalisi, è irruzione di domande improvvise in cui cerca di muoversi come meglio può. Con passi lenti e zoppica