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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

Roba da cani

Roba da cani Giovanni Sicuranza Quando ho ucciso mio padre indossavo la maschera di un cane. Niente cane di razza, no, solo un bastardo, un grande bastardo. Non che sia servito a sconcertarlo, mio padre è stato un pezzo di carne fredda anche nella morte. La soddisfazione finale, però, l'ho provata io, quando ho alzato la gamba per pisciare sul suo cadavere.  La mia liberazione.  E anche la mia firma sul delitto.  Dopo è stato tutto rapido. Stavo mangiando dalla ciotola di Ringhio, il mio compagno squarciato da papà perché goffo nella caccia, e loro, gli autoritari, già mi trascinavano via.  Lo ammetto, provavo ancora una tale sensazione di sollievo, che di giustificarmi di nuovo non avevo proprio voglia, già l'infanzia con mio padre è stata un'erosione di sbagli e giustificazioni. Così non ho parlato e forse mi è sfuggito appena un lamento, e forse sembrava un guaito, e loro mi hanno portato in gabbia.  Chiuso, prigioniero, non mi importa, ce la ca

"errare humanum est perseverare autem diabolicum"

Joy Up su soundcloud.com:  https://soundcloud.com/sicuranza download gratuito, ma non necessariamente gradevole

Svago in chiave di guerra

Svago in chiave di guerra   Giovanni Sicuranza Il pianto della cucciola è un violino che si inabissa nello strazio.  Inizia con un tono basso e poi è come se un archetto tendesse le corde vocali fino al punto di rottura. Le altre bambine la seguono in un'orchestra di dolore. E' a quel punto che le scoprono, tutte, perché con loro ci sono madri e le madri non riescono a imitare l'opera dell'invasore, le madri hanno deciso che uccidere le proprie figlie per non essere scoperte vale meno di uno stupro e di una strage.  La luce ruggisce nello scantinato, non appena i soldati aprono la botola, violenta ogni penombra.  "Frau, stille", urlano, due, forse tre, forse un unico branco, già, ma quanti sono? Le donne si stringono tra loro, unghie nella pelle, denti dentro le labbra, diventano un corpo solo a circondare le bambine. Le ombre calano sulle scale, sempre più lunghe, sempre più grandi.  "Frau, stille" ringhia un uomo dentro

Qualche indirizzo

Ripropongo l'elenco delle librerie "fisiche" presso le quali, secondo Youcanprint, è possibile ordinare alcuni miei libri ("Storie da Città di Solitudine e dal Km 76"; "Ritorno a Città di Solitudine", "Polvere di Silenzi", "Lungo il vento"): http://blogs.youcanprint.it/wp-content/uploads/downloads/2012/05/Youcanprint-Elenco-Librerie.pdf Consiglio di cercare prima il titolo interessato (ad esempio sul sito youcanprint.it o altri) e presentarsi in libreria con tutti i dati (incluso codice ISBN).  Per i miei precedenti romanzi ("maschere", Giraldi Editore; "Quando piove", Montag Editore), non so nemmeno se si trovano ancora in distribuzione, provate a fare una ricerca su internet; lo stesso per le numerose antologie di autori vari (vd. il mio profilo) in cui sono presenti anche miei racconti.  Ricordo, infine, che sul sito ilmiolibro.it è possibile visualizzare anteprime e/o acquistare pre-edizioni di

L'unico

" Di questi libri sicuranziani  ( http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/autore-sicuranza_giovanni_.htm ), bien, vi consiglio di acquistarne uno,  giusto uno a caso,  solo per convincervi che gli altri è meglio ignorarli "  Oscar Livre Critique, opinionista

Il mio autore preferito

Quando apri un libro del mio autore preferito, stringi i denti. Pagina goccia pagina, le sue parole ti sanguineranno addosso, fino all'anemia della fine.  E' il mio autore preferito, te l'ho detto, e ha una scrittura tagliente.

In limine vitae

Lieto che presso store come IBS.it sia possibile acquistare  le versioni digitali e cartacee dei  miei libri,  persino scontate:  http://www.ibs.it/libri/sicuranza+giovanni/libri+di+giovanni+sicuranza.html I Recensorum sostengono che,  per la qualità proposta,  per le agonie mascherate da vita,  dovrei essere io a pagare il lettore.

Una pagina nel Museo delle Cere

"Comunque rimango nel blog, perché qui ho ragione, anche quando sbaglio" G. Sicuranza (1967-2013), autore imbalsamato P.S.: A proposito di Museo delle Cere, chi ricorda il mio omonimo racconto? *** Il museo delle cere * Giovanni Sicuranza Costituzione italiana, Art. 38. Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata è libera. Le persone si muovono in correnti imprevedibili e cieche e Ilona ha occhi spalancati e mani ben salde per evitare le loro ondate. Per

La vostra spesa

Prima o poi getterete diciotto euro in oggetti inutili, adulterati, obsolescenti; tanto vale  acquistare "Lungo il vento", ultimo romanzo di Giovanni Sicuranza .

Il senso contromano

Buonasera, sono in fase post-traumatica da stress, per cui innanzitutto scusate l'apparente scollegamento di questo post. Comincio a dargli un contenuto, forse, proponendovi la lettura di un articolo a questo link: http://blogs.youcanprint.it/i-5-tipi-di-post-che-coinvolgono-di-piu-i-tuoi-fan ; si parla di voi, di me, di voi e me, un tale autoruccolo, nel contesto del "coinvolgimento".  Ecco, non so quanto vi sentiate coinvolti dalle opere sicuranziane, ma questo argomento mi riporta alla mente, a quello che ne rimane, la mia riflessione crepuscolare di ieri (ne parlavo alla bottiglia di un Bacardi Breezer scaduto due mesi fa): l'affanno d'autore.  Quanto spendiamo, tra tempo e idee da proporre per "catturare" il lettore (marketing, correggerebbero alcuni); per un libro, addirittura un solo racconto, nella moltitudine di offerte tra prosa e poesia. Insomma, è come se mi sbracciassi in un ipermercato, saturo all'inverosimile di gente, l'un

Il vento della sera

Il vento della sera - Giovanni Sicuranza E poi c'è l'aria di questa sera, vento a catinelle sulle piante da balcone. Vorrei chiuderli fuori dai miei spazi, questi strazi, la musica cacofonica del vicino, che mi costringe a lunghe sedute sulla tazza, e il vento che, dicono, è il respiro della primavera. Come no, una primavera da eutanasia, se penso a tutti i rumori che si porta dentro. Non è solo lo stereo da genocidio del vicino, è il falsetto reiterato dei clacson, le dissonanze gutturali della famiglia del piano di sopra.  Tanto vale cedere, mi affaccio sul davanzale, almeno l'aria della sera spinge alle prime sbirciate, all'epifania di donne con abiti ridotti, e, invece di gambe femminili, ecco la replica dell'evoluzione su zampa del cane piscione, il bastardo che ha scambiato la mia auto per il confine del suo territorio, da ridefinire, sera dopo sera, a ogni nuovo spazio in cui parcheggio. Mi sa che è giunta la sua ora, mi sa che almeno mi godo l

Vecchio Dog, Dylan Frack

Visite

Visite  (II) - Giovanni Sicuranza Io ho paura, loro dicono che è normale.  Anche questa sera papà è stato con me, fino a quando mamma non ha sbuffato, e prima di andarsene mi ha fatto l'occhiolino.  Nessun problema, amico, mi ha detto, e forse voleva sembrare buffo, perché mentre parlava ha lasciato l'occhio chiuso; solo che che io ho sentito male allo stomaco, ho pensato che magari aveva perso l'occhio per sempre.  Alla tua età le desideravo anch'io, è normale, amico.  Apri l'occhio, papà, apri l'occhio.  Stai crescendo, mi ha detto, come se non avesse sentito il mio pensiero, stai diventando uomo.  Poi sono solo, perso nella mia stanza, e in questo buio di sudori lei torna.  Vieni a letto con me, sussurra. Mi vedo attraverso le sue pupille verde fosforo, sono piccolo, rannicchiato nell'angolo tra l'armadio e la televisione.  Vieni con me, se sei uomo.  Mamma e papà sanno del soffio sotto le lenzuola, di come si gonfia e diventa

Controvento

" E' uscito 'Lungo il vento'? E chi se ne frega,  voi chiudete la porta!" Oscar Livre Critique, opinionista

Quattro euro, oppure no.

IBS.it, il primo store on-line a dare notizie  ebook del vento: http://www.ibs.it/ebook/sicuranza-giovanni/lungo-il-vento/9788891108227.html  Se  non avessi di meglio da dimenticare,  potrei persino acquistarlo.

Spente le luci?

"La vita non è mai troppo lunga, la morte lo è sempre"                                                             Giovanni Sicuranza

Prima folata

"Lungo il vento", da oggi in vendita, nei prossimi giorni e settimane in  progressiva  distribuzione (ebook e cartaceo):  http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/lungo-vento-sicuranza.html Solo un romanzo tra i tanti.  http://www.youcanprint.it/index.php?option=com_chronocontact&task=send&chronoformname=ricerca_generale&Itemid=95 Grazie a chi mi ha seguito.  Giovanni Sicuranza

Lungo il vento - l'inizio

"Lungo il vento", romanzo di Giovanni Sicuranza, Youcanprint Borè Editore; 2013 ISBN: 978-88-91105-54-7 Reperibile nei prossimi giorni in ebook e cartaceo, in oltre 1.200 librerie "fisiche" (elenco al link http://www.youcanprint.it/servizi/editoriali/pubblica-vendi-libreria.html ) e negli store on-line tra cui: Amazon Kindle Store, Apple Ibook Store, Ultima Books, Ibs.it, Bol Mondadori, Nokia Reading, LaFeltrinelli, Libreria Rizzoli, Net-ebook, Cubolibri, Book Republic, Ebookizzati, Libreria Universitaria, DeaStore, Webster, Unilibro Libreria Universitaria, MrEbook, Ebook.it, Librisalus.it, The First Club, Ebookvanilla, Omnia BUk, Il Giardino dei Libri, 9am, Excalibooks, Hoepli, Libreria Fai da Te, Libramente, Ebook Gratis; e su 21 store internazionali: Amazon Kindle Store Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Americano. Apple Ibook Store Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo, S

Dal Nord (reprise)

Dal Nord Giovanni Sicuranza Per Assunta le brutte notizie arrivano sempre dal Nord.  Il lavoro di insegnante, precaria, al prezzo di abbandonare la sua terra e salire su, settecento e spacca chilometri più su. E dire addio ai genitori, perché il contratto inizia domani, mica si può attendere l'afflosciarsi della loro vita, ciao papà, non piangere mamma, ogni tanto verrò a trovare le vostre tombe, ogni tanto, sì, lo prometto. E, poi, lasciare una lacrima a sedimentare sulle labbra di un amore segreto. Un anno dopo, Assunta sposa un noto professionista. Del Nord.  Si dice che un giorno, magari, riusciranno ad amarsi. Per il momento, lui nemmeno la rispetta. Lei è stata assunta come cenerentola di casa, nient'altro è previsto. Se lo attende, quando striscia nel letto, lungo la timidezza di una lampada, penombra massiccia con odori bagnati d'amplesso, se  chiede spiegazioni, l'uomo stimato diventa furia domestica.  Assunta ormai tace. ***  Tace anc

Zombies

" Non so narrare il cadere della vita, lo attendo e tanto mi basta.  Nei miei occhi di tenebra non vedo che oblio, per questo  ho bisogno dei vostri nervi ottici, per questo   sono lo spasimante dei vostri encefali.  Capite, voi ed io non abbiamo inizio, nemmeno fine.  Voi ed io siamo comunione "  [dal "Discorso in Mondovisione di uno Zombie",  Giovanni Sicuranza;  testo depositato con marchio @neteditor]