Non capisco perché continuate a parlare, mi dice, mentre la sua testa sciroccata fa no controvento, Davvero, vi fate tante paturnie per scopare con uno sconosciuto e poi non avete l'etica di tacere. Io questo proprio non lo capisco, sbuffa, questo proprio non lo capisco, dice e intanto taglia il buio con la torcia. Tutte uguali, a lamentarvi, a blaterare, come se le parole fossero meno preziose della vostra figa.
Mi punta addosso la lama di luce, la sento, entra nella bocca lacerata e riesce a farmi male. Ancora male.
Ora, mi dice, impara il pudore.
da "The Thunderstruckers", S. King, 2011
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