"Colpevole dell'oblio del libro
non è colui che non legge.
Come si può dare la morte a
qualcosa che nemmeno interessa?
No, il vero colpevole è proprio il
desiderato dagli editori,
l'acclamato dai sociologi,
l'apprezzato dall'Autore.
E' colui che assimila opere su opere,
è colui che definiamo lettore forte.
La sua rincorsa alla lettura decreta
la fugacità di un testo.
Più testi ci sono, più aumenta la sua bulimia.
Lo strazio ha maggiore potere proprio
per i libri che il lettore forte mostra di gradire,
anzi, per questi in particolare, perché
l'esaltazione dura attimi, per poi dare posto
alla successiva e alla successiva ancora,
lasciando al testo apprezzato solo il
progressivo livore di un ricordo"
H.P. Lovecraft, "I miti di Sicurullu"
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