Viene la morte
Giovanni Sicuranza
Negli occhi di lui, lei comprende la fine.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, si stupisce con l'eco di Pavese, e forse avrà anche quelli del tuo amato, si sussurra dentro, fin dove il cuore impazzisce di dissonanze.
L'aritmia è fatale, conferma l'uomo del passato, glaciale dopo ere di separazione, iridi blu fisse nelle sue, la frase per i figli riuniti dall'anteprima del lutto.
Stringe i denti, lei, ma il tentativo è inutile; l'ultimo respiro conosce le strade tra i tramonti cellulari.
Ti ho sempre desiderato, si arrende allora, e lo dice con labbra schiuse.
Lo dice e le parole sono già afonia di morte.
Lo dice e le parole sono già afonia di morte.
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