Passa ai contenuti principali

Tenebroso Natale


Oltre gli auguri di serene giornate, consiglio 
il saggio di Baldini e Bellosi, 
"Tenebroso Natale - Il lato oscuro della Grande Festa".




Eraldo Baldini - Giuseppe Bellosi
Tenebroso Natale
Il lato oscuro della Grande Festa
Laterza, 2012, pp. 272, € 16,00

Quando la Chiesa la cristianizzò per dedicarla alla nascita di Cristo, l’antica celebrazione del solstizio d’inverno era incentrata sul culto solare, sui riti di rinnovamento dell’anno e sull’attesa di un ritorno temporaneo dei morti, in un clima che era insieme di festa, di magia, di mistero e di timore. Sono passati molti secoli ma ancora, in tutte le regioni d’Italia, le tradizioni relative ai giorni che vanno dal 24 dicembre al 6 gennaio recano i segni di quell’arcaica complessità. E non sempre combaciano con l’immagine di allegria e dolcezza che abbiamo oggi di quelle festività. Lo sapevate che chi nasceva nella notte di Natale si credeva destinato a diventare strega o lupo mannaro? Che la Befana e coloro che questuano in suo nome rappresentano i defunti circolanti nella dimensione terrena? Che il periodo tra Natale ed Epifania era ritenuto il più denso di inquietanti presenze soprannaturali e il più propizio per le pratiche magiche e divinatorie? Che i fuochi e le luminarie della festa sono nati come rito per invocare la luce e cacciare gli spiriti? Che, insomma, molti dei gesti che ancora la tradizione ci suggerisce derivano da un passato precristiano e si colorano di tinte oscure? Con una meticolosa ricerca relativa al territorio italiano, che porta alla riscoperta di materiali sorprendenti, gli autori compiono una vasta e straordinaria ricognizione sulle tradizioni, credenze e superstizioni inerenti la festa più importante dell’anno, restituendocene un quadro dal fascino ambiguo. Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi, dopo Halloween (Einaudi, 2006), un libro entrato per settimane nella classifica dei saggi italiani più venduti, ci guidano in un nuovo viaggio affascinante e imperdibile. 

***
Nota del sottoscritto: qualcuno ricorda che Eraldo Baldini è stato il "padrino" del mio "ingresso" nel mondo della narrativa? 
Un onore ancora in ampio corso.  

Commenti

Post popolari in questo blog

Esempio di Relazione medico legale. La Valutazione Multidimensionale dell'Anziano

Tolti i riferimenti nel rispetto della riservatezza (vi piace di più "privacy"?), riporto una mia Relazione scritta in risposta al parere negativo del Consulente Medico d'Ufficio, incaricato da un Giudice del Tribunale del Lavoro di rispondere sulla sussistenza dei requisiti per l'indennità di accompagnamento. Non cominciate a sbadigliare, non è troppo tecnica, forse persino utile per comprendere anche aspetti di interesse sulle autonomia della personza anziana (e non solo). Dott. Giovanni Sicuranza Medico Chirurgo Specialista in Medicina Legale cell.: 338-….. e-mail: giovanni_sicuranza@.... Controdeduzioni medico-legali a Relazione di Consulenza Tecnica d’Ufficio del Professore Libro de’ Libris Causa: Itala NEGATA / INPS RGL n. … Premessa. Nella Relazione Medico Legale di Consulenza Tecnica d’Ufficio, redatta il 15.08.2009 in merito alla causa in epigrafe, il professore Libro de’ Libris, incaricato come CTU dal Giudice del Tribunale

Afasia e disabilità. Tra clinica, riabilitazione, medicina legale.

Premessa. 1. La patologia. Il linguaggio è una capacità esclusiva della specie umana e circa 6000 sono le lingue attualmente parlate in ogni parte del mondo. Espressione del pensiero, il linguaggio è il più complesso sistema di comunicazione che assolve alla funzione della regolazione sociale ed alla elaborazione interna delle conoscenze. Tra i disturbi del linguaggio, le afasie abbracciano una molteplicità di tipologie strettamente collegate ai vari livelli di competenza linguistica compromessi (fonetico, fonemico, semantico, lessicale, sintattico e pragmatico). Gli studi sull’afasia iniziano più di un secolo fa quando l’antropologo francese Pierre Paul Broca (1824-1880) utilizza il metodo anatomo-clinico per descrivere, da un lato, le caratteristiche del disturbo del comportamento e, dall’altro, le peculiarità della patologia che ha danneggiato il sistema nervoso di un suo paziente, passato alla cronaca con il nome di “Tan”, unico suono che riusciva a pronunciare, affetto da afasi

In limine vitae

In limine vitae - Giovanni Sicuranza Sa, Alfonso Vasari, Professore della Cattedra di Medicina Legale di Lavrange, che è terminato il tempo dell'ultima autopsia. Tra le dita bianco lattice, tra polpastrelli con ovali di sangue rubino, nei fruscii di tessuti sfiniti, stringe il muscolo più bello e nobile del suo cadavere. Il cuore della donna è sano, anche dopo la fine, nonostante si stia già trasformando in altro. Tre i bambini, tre le giovani donne, uno l'uomo anziano; sette le vite passate alla morte per gravi politraumatismi da investimento pedonale. Tutte avevano un cuore che avrebbe respirato ancora a lungo.  E' delicato, Vasari, mentre lascia andare il muscolo della ragazza nel piatto della bilancia, nero di memorie, di sangue e di organi. 260 chilogrammi, legge sul display verde, e spunta una voce tra gli appunti. Solo un fremito di esitazione, poi con la biro, segna qualcosa, veloce, sussulti blu notte sulla pagina grigia, che potrebbero essere ortogra