"Eram quod es; eris quod sum"
[Orazio - Epitaffio al Cimitero Monumentale del Verano - Roma]
Ein kleines detail: a meno che non si sia personaggi mediatici, o che non si evochino personaggi mediatici, su Facebook (o altrove) scrivere della propria malattia, fino all'ipotesi morte, suscita in chi legge fastidio, sensazione di "fuori luogo".
Il tabù ci impregna tanto, che, se si ironizza sulla propria sofferenza, sulla propria morte, il lettore stenta a credere alla veridicità del contenuto.
D'altra parte siamo attenti e "avidi" nel descrivere, e nell'apprendere, altro della nostra quotidianità (passioni, frustrazioni, gusti musicali e cibarie varie, ideologie).
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