La panchina
Giovanni Sicuranza
- Quanto nevica, Signore.
- Era casa tua, cosa dovrei fare?
- Se potesse aiutarmi, almeno per questa notte.
- Da quanto dormi sulla panchina?
- Una settimana, Signore. Sempre quella. E la neve me la seppellisce, come terra bianca.
- E dunque? Nevica dall'alba.
- E' che prima ho cercato di non farci caso. Prima, insomma, mi sono detto che potevo coprire la panchina con il mio corpo. Ma adesso, Signore, non smette. Nevica e non ho più carne da offrire al cielo.
- Era così importante, per te, questa dimora?
- Lei stesso lo ha detto, Signore, era casa mia. Non è importante la sua?
- D'accordo. Ti offro protezione, per questa notte, però. Poi dovrai vagare altrove. Non hai consumato solo la carne sulla panchina.
- Grazie, Signore. E' lontana la sua tomba, Signore?
- Tranquillo, prima cinta del cimitero. Nella cripta di famiglia saremo al riparo.
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