Febbricitante
Giovanni Sicuranza
- Stai morendo?
- Da quando sono nato.
- Come fai a scrivere? Hai fiamme nei polmoni.
- Uso mani e encefalo.
- E se l'incendio si espande?
- Smetto di scrivere.
- E poi?
- Forse defungo, ma non tutto in una volta. Lo sai, no, che la morte è evento immediato solo dal profilo giuridico. Da quello medico, tessuti e cellule continuano a vivere. A comunicare.
- Sì, sì. Le solite menate. Le conosceva meglio mio nonno, cosa credi.
- Non sapevo avessi un nonno.
- E' morto nella Grande Guerra.
- Per questo conosceva già tutto?
- Durante la Grande Guerra ha combattuto con tutti i commilitoni deceduti prima di lui. Secondo te, perché il Piave ha resistito? Perché l'iprite ci ha fatto un baffo?
- Ma sono eventi sconnessi!
- No, no, aspetta. Erano tutti morti. Già morti. Solo con gambe e mani ancora funzionanti. Hanno sparato. Hanno ucciso. E tutto è ricominciato.
- Ah.
- Fai fatica a seguirmi?
- Sì, credo la febbre ...
- Per questo le guerre continuano, sai? Perché la morte non è assoluta.
- Bah, buonanotte.
- Addio. Fino al prossimo conflitto, amico.
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