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Visualizzazione dei post da luglio, 2011

Sogno

Sogno (Giovanni Sicuranza) Tra i coralli delle palpebre, che come barriere raccolgono il mare, mi piace navigare nei tuoi occhi. Sento il fremito del mare d’autunno, quando la spiaggia è deserta, nuda, immensa, lontana dall’orda violentatrice dell’estate. Quando le onde sono inquiete e placide allo stesso tempo, libere dalle ferite dei bagnanti, e il loro ritmo è musica per il mondo.

"Requiem in prosa e poesia". Presentazione del video.

Presentazione video di Giovanni Sicuranza:  “Requiem in prosa e poesia”  - su YouTube al link:     http://www.youtube.com/watch?v=no7-03RHWS4   - l'articolo e il video sono inoltre presenti nel blog di Radio RSC :  http://www.zazoom.it/blog_rsc/post.asp?id=1564   e su " google news " - Sulle note di “Vampyrica” (Theatres des Vampires), un viaggio sintetico tra le ombre dei personaggi e alcuni scorci di vita dell’autore Giovanni Sicuranza. Il tema centrale delle opere è l’approccio con il fenomeno morte. Fenomeno in quanto l’atto del morire non è mai statico o fine a se stesso, ma si inserisce in una coralità sociale. In forma di prosa o poesia, Giovanni Sicuranza narra la morte tentando di riavvicinarla al quotidiano della vita. Ripercorrendo a ritroso quell’involuzione che l’ha resa, nel mondo moderno occidentale, un tabù, pieno di paura e rimozione. Della produzione di Giovanni Sicuranza, Eraldo Baldini ha scritto: "… Corre, tra queste pagine, un filo

Requiem tra prosa e poesia - Giovanni Sicuranza

Sentiero musicale tra le ombre dei personaggi di Giovanni Sicuranza.   Musica: "Vampyrica" (Themes from "Vampyria), Theatres des Vampires

"Involution"- presentazione minimalista

"Involution", album di Giovanni Sicuranza, con la collaborazione dell'Involution Blues Band.   In CD e DVD dall'estate 2011.   Titoli:   Train Blues.   Living Will.   Edgar Allan Poe is writing a rolling Poem.   She talks to my Senses.   Evolution along Death.   Our Bad Life.   A Rose to Fujiko.   Love is only Vampires.   Life in a Cemetery.   G & S.   Bluser.   Dogma (is not my Life).   Arythmie.   Draculia.   I, forensic doctor.   Flying in your Breath.   Across my Death.

L'amaro caso della Baronessa di Carini

L'immagine del precedente articolo, l'impronta insanguinata sul muro, come monito scolpito violentemente dalla morte, mi ha fatto venire in mente una delle prime serie-TV della mia infanzia. " L'amaro caso della Baronessa di Carini " è uno sceneggiato RAI del 1975, diretto da Daniele Danza, che si ispira ad una ballata siciliana. Il fatto storico, in sintesi: il 4 dicembre 1563, Donna Laura Lanza, Baronessa di Carini, moglie di Don Vincenza La Grua, fu uccisa dal padre, Don Cesare Lanza, per motivi di onore.  La musica, la sua cadenza, l'immagine insanguinata della mano sul muro, a testimonianza del vano tentativo dell'agonia di aggrapparsi alla vita, tormentarono diverse mie notti.

Alcune riflessioni sulla lesività delle armi da taglio. Entra l’altro protagonista.

Le lesioni delle armi da taglio, o punta in taglio, come in seguito meglio spiegato, sono tra quelle di più comune riscontro nei delitti contro la persona e contro la vita.  Il motivo è intuibile alla nostra osservazione quotidiana: un coltello può essere reperito molto facilmente, rispetto un’arma da fuoco, basta dare un’occhiata alla cucina. Adesso, però, vi chiedo di non farvi distrarre troppo dal luccichio delle lame casalinghe e di tornare al testo. In effetti, le lame presenti nelle abitazioni, negli uffici, etc., per quanto tagliaenti, non hanno e non dovrebbero avere la finalità di ledere o minacciare la carne, non quella umana perlomeno. Soprattutto se vivente. In questo caso, il loro uso, oltre che illecito, è improprio. Ovvero, si usa uno strumento tagliente per uno scopo che non è proprio di dello strumento stesso (con il coltello da cucina, di solito preparate una bistecca non umana, magari tagliate un pomodoro). Se lo si usa per minacciare, ferire o uccidere un essere uma

Schizofrenia del quotidiano – riflessioni varie ed eventuali intorno all’eutanasia

Con 278 “sì”, 205 “no” e 7 astensioni, pochi giorni fa, il Disegno di Legge sul testamento biologico ha avuto il via libera della Camera e, in estrema sintesi, lascia il potere di decidere al medico.
 Il Sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, l’ha definita una legge “saggia ed equilibrata”, che “riafferma il primato del Parlamento rispetto ai provvedimenti creativi della magistratura”, come ha sottolineato anche il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Un Disegno di Legge che, con i limiti introdotti dalle correzioni in Aula, di fatto vanifica le Disposizione Anticipate di Trattamento (DAT), aprendo lunghi e dolorosi e dispendiosi ricorsi alla Magistratura. Il nuovo testo dovrà tornare in terza lettura al Senato. Al momento, prevede, tra l’altro, il divieto di eutanasia, interruzione a idratazione e nutrizione solo per i malati terminali nei quali non siano più idonee o dannose. E, si ribadisce, niente vincoli per il medico, che non dovrà nemmeno confrontarsi, in caso di cont

Alcune riflessioni sulla lesività d’arma da fuoco. Il primo protagonista.

Una premessa è d’obbligo.  Nel campo della medicina, nel cui ambito (sia pure con alcune peculiarità) rientra anche la  medicina-legale, a differenza di quanto mostrano film e telefilm vari, nulla è certo e schematico.   Inoltre, quanto di seguito riportato è influenzato da maggiori dettagli, diversi caso per caso. Ad  esempio, posizione e distanza di chi spara rispetto alla vittima. E, ad essere pignoli, temperatura dell’ambiente ed eventuali patologie di cui soffriva la vittima (questi sono particolari che non hanno importanza, di solito, nella letteratura).   Quanto sopra, per far capire come mai mi limiterò a dare alcuni suggerimenti, descrivendo in generale. Sarà poi la vostra fantasia e abilità di scrittori a scegliere quali e come usarli.    Breve presentazione del protagonista: la pistola e i suoi proiettili.   Immaginiamo in questa sede l’uso di una pistola a proiettili comuni, non alterati, ovvero di forma cilindor-conica o cilindro-ogivale.  Di solito questi proiettili, s