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La dittatura delle emozioni



Per quanto ho potuto leggere in merito al prossimo referendum, su Facebook, che potrebbe essere anche un ottimo strumento amplificatore di INFORMAZIONE, quasi tutti i post sono slogan,il più infarciti da facile ironia.
Che occasione persa.
Che tristezza pensare che domani e lunedì il mio futuro, quello dei miei cari, del mio già umiliato Paese, sarà deciso da gente che voterà o non voterà in base all'ironico slogan dell'ignoranza e non alla consapevole informazione.
La stessa gente che sparge il "vota SI'", magari con una frase o un'immagine esplicativa, ironica, ovunque, comunque, si rende conto che usa (fatte le dovute proporzioni) lo stesso sistema del Capo del Governo, che con un sorriso ci racconta di un Bel Paese esistente solo nei suoi (spesso ironici) slogan?
Non nego lo slogan in assoluto, credo sia ormai chiaro, ma l'assenza, al suo fianco, di articoli o spunti di riflessione informativi.
La democrazia, conquistata lentamente da pochi, spesso nel sangue, per tutti, è a volte strumento di potere che si basa su ignoranza emotiva.

E' una tendenza che va di pari passo con un modo di "ragionare", da slogan, appunto, che stiamo acquisendo, complice la sempre più deficitaria cultura dell'italiano e dei media. 
Complice l'imbastardirsi del senso sociale e civico.




Invito a leggere anche il post su "Facebook", dal titolo omonimo, con i relativi commenti. Link: 
https://www.facebook.com/home.php?sk=group_199878490034899



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